“Donatello, il Rinascimento”, dal 19 marzo a Firenze l’evento culturale di punta del 2022
Una grande retrospettiva che riunisce per la prima volta i più importanti capolavori di Donatello a confronto con opere di artisti quali Brunelleschi, Masaccio, Mantegna, Giovanni Bellini, Michelangelo e Raffaello. Dal 19 marzo la Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello a Firenze presentano “Donatello, il Rinascimento”, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo.
La mostra, evento culturale di punta del 2022, nasce come celebrazione del grande maestro, mirando ad allargare la riflessione su questo artista rivoluzionario nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e abbracciando finalmente le dimensioni dell’universo di Donatello, figura centrale della storia dell’arte.
Artista di riferimento del Quattrocento, secolo d’oro dell’arte italiana, e prediletto della famiglia Medici, insieme a Brunelleschi e Masaccio, Donatello diede il via alla straordinaria stagione artistica del Rinascimento fiorentino, proponendo nuove tecniche e idee che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale. Con le sue opere Donatello rivoluziona l’idea stessa di scultura, con una potenza di visione figurativa unica in cui unisce le scoperte sulla prospettiva e un concetto totalmente nuovo di plasticità. Tema centrale della sua opera è l’Uomo, e la dimensione umana in tutta la sua profondità abbraccia in modo realistico le più diverse sfaccettature delle emozioni, dalla dolcezza alla crudeltà, dalla gioia al dolore più straziante.
Curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, “Donatello, il Rinascimento” ospiterà sino al 31 luglio circa 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da oltre sessanta tra i più importanti musei e istituzioni internazionali come la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria and Albert Museum e la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, il Bode-Museum di Berlino, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, le Gallerie degli Uffizi, la Basilica di Sant’Antonio a Padova e le basiliche fiorentine di San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella.
Distribuita su due sedi, Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello, la mostra propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello articolato in quattordici sezioni. Si inizia dagli esordi e dal dialogo con Brunelleschi, proponendo il confronto tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella. Si procede poi attraverso i luoghi in cui Donatello ha lavorato (Siena, Prato e Padova, oltre a Firenze), influenzando ed entrando in dialogo con altri celebri artisti quali Mantegna e Bellini, e sperimentando sempre con materiali diversi la sua formidabile ricerca su una nuova e rivoluzionaria idea di scultura. Conclude la mostra una speciale sezione dedicata all’influenza di Donatello sugli artisti a lui successivi, tra cui Raffaello, Michelangelo e Bronzino, testimoniando così l’importanza capitale della sua opera per l’evoluzione dell’arte italiana.
La mostra, che sarà presentata giovedì 17 marzo a Firenze, è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello in collaborazione con gli Staatliche Museen di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra, con il sostegno di Fondazione Palazzo Strozzi, Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze e Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
com.unica, 15 marzo 2022