Pirati si nasce o si diventa? I risultati del report sulla contraffazione
In concomitanza con la Giornata Mondiale contro la Contraffazione, e il lancio, da parte dell’Osservatorio EUIPO (European Union Intellectual Property Office) di cui Adiconsum fa parte, della Campagna paneuropea di sensibilizzazione dei media sul tema della contraffazione e della pirateria con la pubblicazione “Valutazione giovanile della proprietà intellettuale” (IP Youth Scoreboard) aggiornata al 2022, Adiconsum rende note le opinioni/esperienze/testimonianze dei giovani raccolte nel corso degli incontri nelle scuole nell’ambito del progetto “We All Say NO” finanziato da EUIPO, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e condotto in collaborazione con l’Agenzia di stampa Dire, racchiuse in un Report dal titolo “Pirati si nasce o si diventa?”. Durante gli incontri sono stati trattati le tematiche del copyright, della contraffazione e della pirateria online.
Copyright
L’89% conosce il significato del termine, il 7,4% riconosce il logo, ma non conosce esattamente il significato, il 3% non ne ha mai sentito parlare.
Pirateria
Il 39,8% ha risposto sì, il 28,6% ha risposto no. Il 31,6%, poi, ha risposto che avrebbe potuto farlo non accorgendosi che fosse un contenuto “pirata”.
Contraffazione
Il 47,3% non saprebbe a chi rivolgersi per accertarsi in caso di prodotti contraffatti. Il 24,9% ha risposto invece di sì. Il 27,8%, infine, ha risposto che solo alcune volte è stato in grado di accertarlo.
Conclusioni
Pirati, dunque, si diventa. Le motivazioni sono molte e spesso siamo noi adulti a non dare il buon esempio. Negli incontri con i ragazzi si è cercato di mostrare loro l’altra faccia della contraffazione e della pirateria, quella che rimane nascosta ai più e che fa sembrare la scelta di acquistare prodotti e servizi contraffatti senza conseguenze per l’ambiente, per la sicurezza e la salute delle persone, per i lavoratori e i professionisti, e che invece va ad alimentare le mafie e le attività illegali.