“Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell’eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L’orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone. Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanità, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati”. Queste le parole con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare il 78° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, che conta 560 vittime civili, tra cui 130 bambini.

“La memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema è, per l’intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo – ha detto ancora Mattarella -. Il segno profondo di un orrore così grande è inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell’abisso scaturì il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi”.

“Gli italiani devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali – ha concluso il Presidente della Repubblica -. La loro testimonianza è stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunità: monito permanente alle generazioni che si succedono”.

com.unica, 12 agosto 2022

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