La Commissione europea ha presentato oggi la strategia europea per l’assistenza al fine di garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi sostenibili in tutta l’Unione europea e di migliorare la situazione sia dei beneficiari dell’assistenza sia delle persone che li assistono, a livello professionale o informale.
La strategia è corredata da due raccomandazioni per gli Stati membri: una relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia e l’altra relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili.

SERVIZI DI ASSISTENZA
Servizi di assistenza di alta qualità, accessibili e a costi sostenibili offrono benefici evidenti per tutte le fasce di età. La partecipazione all’educazione della prima infanzia ha effetti positivi sullo sviluppo dei bambini e contribuisce a ridurre il rischio di esclusione sociale e di povertà, anche più avanti nella vita. L’assistenza a lungo termine sostiene le persone che, in ragione dell’età avanzata, di una malattia e/o una disabilità mentale o fisica, dipendono dall’aiuto di altri per svolgere le attività quotidiane, aiutandole a mantenere la loro autonomia e a vivere dignitosamente. Tuttavia per molte persone tali servizi continuano a non essere disponibili, accessibili o a costi sostenibili.

Investire nell’assistenza è importante per attrarre e trattenere talenti in tale settore, che è spesso caratterizzato da condizioni di lavoro difficili e salari bassi, nonché per affrontare le carenze di manodopera e realizzare il potenziale economico e di creazione di posti di lavoro del settore.
Investire in un’assistenza di alta qualità significa anche migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la parità di genere, in particolare i divari retributivi e pensionistici di genere. Le donne continuano ad assumersi le maggiori responsabilità di assistenza, dato che il 90% della forza lavoro nel settore dell’assistenza formale è costituito da donne e 7,7 milioni di donne non lavorano a motivo delle responsabilità di assistenza.
Per affrontare tali questioni la Commissione propone azioni concrete volte a sostenere gli Stati membri nell’aumentare l’accesso a servizi di assistenza di alta qualità e a costi sostenibili, migliorando nel contempo le condizioni di lavoro e l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i prestatori di assistenza.

EDUCAZIONE E CURA DELLA PRIMA INFANZIA
La Commissione propone che gli Stati membri rivedano gli obiettivi in materia di educazione e cura della prima infanzia fissati nel 2002, denominati anche “gli obiettivi di Barcellona”, al fine di migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Gli obiettivi attuali invitano gli Stati membri a fornire servizi di assistenza all’infanzia al 33% dei bambini di età inferiore ai 3 anni e al 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l’età dell’obbligo scolastico.

La Commissione propone di fissare nuovi obiettivi ambiziosi, ma realistici, affinché entro il 2030 almeno:
il 50% dei bambini di età inferiore a 3 anni partecipi all’educazione e alla cura della prima infanzia;

il 96% dei bambini di età compresa tra i 3 anni e l’età di inizio dell’istruzione primaria obbligatoria partecipi all’educazione e cura della prima infanzia, come già concordato nel quadro dello spazio europeo dell’istruzione.
La Commissione raccomanda inoltre che gli Stati membri, tra l’altro:
garantiscano che i servizi di assistenza all’infanzia siano accessibili, a costi sostenibili e di elevata qualità, e siano disponibili sia nelle zone urbane sia in quelle rurali o svantaggiate;
introducano un diritto legale all’educazione e cura della prima infanzia, idealmente senza soluzione di continuità tra la fine del congedo familiare retribuito e il diritto legale; dispongano di misure mirate per consentire e aumentare la partecipazione all’educazione e cura della prima infanzia dei bambini provenienti da contesti svantaggiati, con disabilità o con bisogni speciali, per colmare il divario con la popolazione complessiva di bambini;
prendano in esame il numero di ore che i bambini trascorrono nelle strutture di assistenza all’infanzia (“intensità in termini temporali”) e garantiscano che l’assistenza all’infanzia sia disponibile per una durata tale che consenta ai genitori di svolgere in modo significativo un lavoro retribuito; nonché
incoraggino un’equa ripartizione tra i genitori degli obblighi di assistenza ai figli, combattendo gli stereotipi di genere, e sostengano orari di lavoro favorevoli alla famiglia.

ASSISTENZA A LUNGO TERMINE
La Commissione raccomanda agli Stati membri di elaborare piani d’azione nazionali per rendere l’assistenza nell’UE più disponibile, accessibile e di migliore qualità per tutti, ad esempio:

garantendo che l’assistenza a lungo termine sia tempestiva, completa e a prezzi accessibili, in modo da consentire standard di vita decorosi per le persone bisognose di assistenza a lungo termine;
aumentando l’offerta e la varietà dei servizi professionali di assistenza a lungo termine (assistenza domiciliare, sul territorio e residenziale), colmando le lacune territoriali nell’accesso all’assistenza a lungo termine, introducendo soluzioni digitali accessibili nella prestazione dei servizi di assistenza e garantendo che i servizi e le strutture di assistenza a lungo termine siano accessibili alle persone con disabilità;
garantendo criteri e standard di elevata qualità per i prestatori di assistenza a lungo termine;
sostenendo i prestatori di assistenza informale, che spesso sono donne e familiari dei beneficiari dell’assistenza, attraverso la formazione, la consulenza e il sostegno psicologico e finanziario; nonché
mobilitando finanziamenti adeguati e sostenibili per l’assistenza a lungo termine, anche utilizzando i fondi dell’UE.

CONDIZIONI DI LAVORO EQUE E FORMAZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO ALL’ASSISTENZA
Per migliorare le condizioni di lavoro e attrarre un maggior numero di persone, in particolare uomini, nel settore dell’assistenza, si raccomanda agli Stati membri di:

promuovere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale al fine di migliorare le retribuzioni e le condizioni di lavoro;
garantire i più elevati standard di salute e sicurezza sul lavoro;
prevedere un’istruzione e formazione continua per i prestatori di assistenza;
combattere gli stereotipi di genere associati all’assistenza e avviare campagne di comunicazione;
ratificare e attuare la convenzione 189 dell’OIL sulle lavoratrici e i lavoratori domestici.
Da parte sua, la Commissione intende valutare la creazione di un nuovo dialogo sociale settoriale per i servizi sociali a livello dell’UE; promuovere l’istituzione di un partenariato per le competenze nel quadro del patto per le competenze per il settore dell’assistenza a lungo termine; finanziare progetti e ricerche per valutare il valore sociale ed economico del lavoro e le condizioni di lavoro nel settore dell’assistenza; riesaminare l’applicazione delle norme dell’UE che disciplinano le condizioni di lavoro; mappare le condizioni di ammissione e i diritti attuali dei prestatori di assistenza a lungo termine provenienti da paesi terzi ed esaminare la fattibilità dello sviluppo di regimi a livello dell’UE destinati ad attrarre i prestatori di assistenza; nonché promuovere le opportunità disponibili per il personale addetto all’educazione e alla cura della prima infanzia nel quadro dei programmi Erasmus+.

PROSSIME TAPPE
Le proposte di raccomandazioni del Consiglio presentate dalla Commissione saranno discusse dagli Stati membri in vista dell’adozione da parte del Consiglio. Secondo le proposte della Commissione, gli Stati membri dovrebbero informare la Commissione in merito alle misure di attuazione delle raccomandazioni un anno dopo la relativa adozione. Per ciascuna raccomandazione la Commissione pubblicherà una relazione approfondita entro 5 anni, nell’intento di fornire una panoramica dello stato di attuazione delle raccomandazioni; inoltre continuerà a monitorare gli sviluppi politici durante il semestre europeo e a sostenere le riforme e gli investimenti attraverso i finanziamenti dell’UE disponibili.

com.unica, 10 settembre 2022

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