Internazionalizzazione delle PMI italiane, il sostegno di SACE, Unioncamere e Assocamerestero
SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, Unioncamere, l’ente pubblico che cura e rappresenta gli interessi generali delle Camere di commercio e degli altri organismi del sistema camerale italiano, e Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, hanno siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di favorire l’internazionalizzazione e l’export delle piccole e medie aziende italiane, attraverso una collaborazione sinergica che metta a fattore comune capacità, conoscenze e servizi.
L’internazionalizzazione, infatti, è uno strumento importante di valorizzazione del Made In Italy e, più in generale, del tessuto economico italiano, come dimostra anche l’attenzione nell’ambito degli investimenti legati al PNRR. Diventa, quindi, oggi strategica la collaborazione tra SACE e il sistema camerale per operare in sinergia, creando nuovi strumenti e valorizzando quelli già in essere, unendo expertise e competenze a beneficio delle imprese italiane che vogliano affacciarsi sui mercati esteri o rafforzare la loro presenza.
SACE, Unioncamere e Assocamerestero daranno vita a iniziative progettuali congiunte “a misura di impresa”, contribuendo – in base alle proprie specifiche competenze e reti di contatti in Italia e all’estero – al rafforzamento del tessuto produttivo italiano e alla promozione di nuovi modelli di business, innovativi e sostenibili. La collaborazione abbraccerà diversi ambiti, dall’offerta di strumenti di business promotion, accompagnamento e formazione per migliorare le proprie competenze in materia digitale e di sostenibilità, al promuovere e supportare la propria competitività attraverso strumenti finanziari dedicati all’internazionalizzazione, al sensibilizzare le imprese su tematiche di genere, anche attraverso attività di ricerca congiunte.
“Favorire l’internazionalizzazione delle PMI e sostenere la loro crescita in Italia e all’estero è una delle missioni di SACE sottolineata anche nel Piano Industriale 23-25”, ha dichiarato Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE. “La partecipazione a questo accordo dimostra ancora una volta il ruolo che possiamo giocare non solo con i nostri strumenti assicurativo-finanziari, ma anche con l’hub formativo di SACE Education e con tutte le attività di business promotion. L‘obiettivo condiviso con tutto il sistema camerale è quello di dotare le PMI degli strumenti e delle conoscenze necessarie per incrementare la loro competitività sui mercati internazionali, dove oggi si giocano importanti opportunità di crescita per tutto il Made in Italy”.
“Il sistema camerale vuole contribuire all’obiettivo di aumentare il numero delle imprese esportatrici e far crescere il volume dell’export italiano”, ha confermato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “A tal fine intendiamo proseguire nell’erogazione di strumenti specificamente rivolti alle PMI, soprattutto quelle potenziali e occasionali esportatrici, per incrementare la competitività delle imprese, garantire il rafforzamento delle competenze digitali e green, facilitare l’accesso alle varie linee di finanziamento, anche nell’ambito del PNRR e della nuova programmazione dei fondi strutturali 2021-2027. In tale ottica, questa collaborazione istituzionale sarà di importanza strategica per diffondere presso le PMI anche gli strumenti di SACE a supporto dell’internazionalizzazione, consentendo alle imprese di crescere ulteriormente nei mercati internazionali”.
Mario Pozza, presidente di Assocamerestero, si è detto certo “di poter apportare a quest’accordo contenuti assai peculiari e soprattutto molto utili per le piccole e medie imprese italiane. Le Camere di Commercio italiane all’estero sono associazioni guidate da imprenditori di origine italiana che hanno radicato nelle comunità d’affari dei principali mercati mondiali il saper fare impresa tipico del made in Italy. Ecco perché”, ha spiegato, “siamo in grado di accorciare la distanza tra le imprese italiane e i mercati esteri, aiutando le PMI a valorizzare su questi mercati quegli elementi che oggi sempre più contraddistinguono un’impresa globale, ovvero digitale e sostenibilità. Siamo molto contenti di questo accordo poiché ci consentirà di sviluppare una collaborazione realmente efficace nell’accompagnamento e supporto del sistema imprenditoriale italiano sui mercati globali”.