Google ha finalmente annunciato il suo “servizio sperimentale di intelligenza artificiale conversazionale” che verrà rilasciato al pubblico nelle “prossime settimane”. Si chiama Google Bard e l’annuncio è stato dato da un post firmato Sundar Pichai, Ceo della multinazionale di Mountain View, che ha deciso di svelare non solo il nome ma anche quello che la nuova Intelligenza Artificiale Bard potrà fare. Come ChatGPT, il nuovo chatbot promette di rispondere a domande complesse e di comunicare argomenti approfonditi in uno stile colloquiale, con la sostanziale differenza che sarà però connesso al web per dare “risposte fresche e di alta qualità”.

L’intelligenza artificiale ha aperto negli ultimi tempi a nuove opportunità che potrebbero migliorare significativamente miliardi di vite. “Ecco perché – ha affermato Pichai – sei anni fa abbiamo deciso di riorientare l’azienda attorno ad essa e perché lo consideriamo il modo più importante per realizzare la nostra missione: organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili.” E oggi, ha proseguito il numero uno di Google, “la scala dei più grandi calcoli di intelligenza artificiale raddoppia ogni sei mesi, superando di gran lunga la Legge di Moore. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale generativa avanzata e i modelli di linguaggio di grandi dimensioni stanno catturando l’immaginazione delle persone in tutto il mondo. Infatti, il nostro progetto di ricerca Transformer e il nostro documento di definizione del campo nel 2017, così come i nostri importanti progressi nei modelli di diffusione, sono ora la base di molte delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa che state iniziando a vedere”.

Pichai ha rivendicato il fatto che la sua azienda sia stata una delle prime a pubblicare una serie di principi sull’IA: “Continuiamo a fornire istruzione e risorse ai nostri ricercatori, collaboriamo con governi e organizzazioni esterne per sviluppare standard e best practice e collaboriamo con comunità ed esperti per rendere l’IA sicura e utile. Che si tratti di applicare l’intelligenza artificiale per trasformare radicalmente i nostri prodotti o di mettere questi potenti strumenti a disposizione di altri, continueremo a essere audaci con l’innovazione e responsabili nel nostro approccio. Ed è solo l’inizio: ne arriveranno altri in tutte queste aree nelle settimane e nei mesi a venire.”

Sebastiano Catte, com.unica 7 febbraio 2023

Condividi con