Abruzzese, emigrato in Germania nel 1965, ha svolto un’opera significativa nelle relazioni italo-tedesche

L’AQUILA – Il 16 febbraio scorso il sindaco di Hildesheim, Ingo Meyer, in una cerimonia solenne tenutasi nell’Aula consiliare del Comune, ha conferito ad Enzo Iacovozzi la più prestigiosa onorificenza civica, la Hildesheimer Kreuzbrakteat d’oro, che viene assegnata quale riconoscimento degli alti meriti nei servizi resi alla città. La medaglia d’oro riproduce un’antica moneta – il bracteato di Hildesheim, coniato nel periodo compreso tra il 1171 e il 1190 – sulla quale è raffigurata una croce cristiana con iscrizione latina intorno al bordo “Ego sum Hildensemensis”, io sono un cittadino di Hildesheim. Alla cerimonia hanno partecipato il Console Generale d’Italia ad Hannover, David Michelut, numerosi rappresentanti di associazioni culturali cittadine, collaboratori e amici dell’insignito.

Enzo Iacovozzi arrivò a Hildesheim nel 1965 dall’Abruzzo, emigrato in Germania da Palmoli, in provincia di Chieti. A causa della prematura scomparsa della madre, insieme ai fratelli, egli fu costretto a raggiungere il padre che lavorava in Germania. Aveva con sé la licenza di avviamento professionale con il quale seguì un programma di formazione lavoro presso l’azienda Dageförde di quella città, poi lavorando in altre aziende progrediva nella qualificazione professionale, mentre continuava a studiare fino al diploma di perito elettrotecnico e formatore di apprendisti. Una condizione che gli permetteva di aprire un negozio-laboratorio di radiotecnica e Tv, come in effetti fece nel 1978 avviando la sua azienda commerciale “Enzo Tv”, tenuta fino al 2001, quando è andato in pensione. Accanto al lavoro e alla formazione continua, brillantemente portati avanti, poi ancor più dopo la quiescenza, Iacovozzi ha sempre condotto un’intensa attività sociale tesa a costruire ponti tra le due comunità, tedesca e italiana, e tra le due culture. È così diventato così una figura di spicco a Hildesheim, per i suoi meriti sociali, tanto che la città ha voluto riconoscerli tributandogli la più alta onorificenza. Meriti apprezzati anche in Italia dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel 2017 lo ha nominato Cavaliere, anche in ragione del suo servizio quale corrispondente consolare a beneficio della comunità italiana nella giurisdizione del Consolato di Hannover. Enzo ha sempre sentito Hildesheim come la sua seconda città, alla quale ha dedicato ogni energia morale, nell’impegno solidaristico e culturale.

Il sindaco Ingo Meyer, aprendo la cerimonia, nel suo intervento ha richiamato nel dettaglio l’opera meritoria di Enzo Iacovozzi. Queste riportate di seguito, tra l’altro, le considerazioni svolte dal sindaco a motivazione del riconoscimento. “Egregio signor Cavaliere Iacovozzi, signor Console Generale David Michelut, accompagnatori del signor Iacovozzi e cari ospiti, vorrei darvi il benvenuto nel Municipio di Hildesheim, dove il signor Iacovozzi va e viene da anni. Con il suo impegno costante e la sua vitalità, non ci si accorge nemmeno che ha ormai 80 anni. Colgo l’occasione per congratularmi personalmente con lui. A Hildesheim una vasta gamma di impegni onorari oggi apprezziamo, il lavoro di una vita dal 1965: apprendista e tirocinante in aziende radiotelevisive, poi maestro in tecnica radiotelevisiva, quindi il lavoro autonomo con la sua azienda in Marienburger Platz fino al 2001. Nel 1978 promotore e cofondatore del giornale di quartiere “Auf der Höhe”, promotore e organizzatore di numerosi mercatini delle pulci, il cui ricavato devolveva per buone cause, ad esempio scuole, asili, ecc., collaboratore nella Missione Cattolica Italiana, la Chiesa per gli italiani in Germania nell’area di Hannover-Hildesheim. Vicepresidente della Società italo-tedesca di Hildesheim, collaboratore della Società Ornitologica nell’organizzazione di viaggi in Italia di esperti e ricercatori del sodalizio, fino ad oggi. Promotore nel 2000 del Gemellaggio con Pavia sotto l’allora sindaco di Hildesheim Kurt Machens, al quale do oggi un caloroso benvenuto, Enzo da allora presidente del gemellaggio Hildesheim-Pavia. E ancora il suo impegno a favore delle vittime del terremoto in Italia – Abruzzo, Umbria, Marche – come della disastrosa ‘alluvione a Pavia. E il suo sostegno all’associazione antimafia LIBERA, e l’organizzazione di eventi di beneficenza, il cui ricavato è stato destinato alle zone colpite da calamità. Da ultimo la campagna di raccolta fondi per il Policlinico San Matteo di Pavia, durante la pandemia da Coronavirus, l’iImpegno da diversi decenni per le buone relazioni con l’Italia e quindi per il bene comune. Inoltre la sua collaborazione con il Consolato Generale d’Italia di Hannover, dal 2013 Corrispondente Consolare della Repubblica Italiana, le molteplice attività di volontariato offrendo aiuto e sostegno agli italiani in Germania; svolgendo questi compiti mettendo da parte interessi privati e personali. Grande il supporto della sua famiglia, grande forza egli trae dal sostegno della moglie Renate, anch’essa più volte attiva in loco. Enzo Iacovozzi sa sempre come motivare le persone, portarle con sé e ispirarle con le sue idee. È e rimane un modello, perché non solo parla, ma fa sempre qualcosa. Il suo talento organizzativo è leggendario. La città di Hildesheim – ha concluso il sindaco Meyer – ha quindi un grande debito di gratitudine nei suoi confronti. È quindi un grande onore per me consegnare oggi a Enzo Iacovozzi la Medaglia d’oro Kreutzbreaten a nome della Città di Hildesheim.” Ha quindi invitato il Console Generale d’Italia, David Michelut, a portare il suo saluto.

Non formale l’intervento del Console Michelut, il quale, ringraziando il sindaco, ha tra l’altro detto: “Sono molto lieto di essere qui tra voi questa sera. Lo sono per il piacere di essere stato invitato a presenziare a questa importante cerimonia, e lo sono per un nostro concittadino particolarmente conosciuto e apprezzato sia dai suoi concittadini qui a Hildesheim che dalla comunità italiana che vive nella nostra circoscrizione consolare. Enzo Iacovozzi è da decenni attivo nell’associazionismo e nelle attività di carattere sociale, caritativo e culturale, e in particolare nella cura dei rapporti tra Germania e Italia. Ha lavorato a lungo per la Missione Cattolica Italiana di Hannover-Hildesheim e attualmente è membro del direttivo dell’associazione “Brücke der Kulturen” e della Associazione Ornitologica, con cui si reca periodicamente in Italia. Come corrispondente consolare – un ruolo, lo ricordo, onorifico – rappresenta dal 2013 un sostegno importante per il Consolato e per gli italiani di Hildesheim; numerose anche le sue collaborazioni con il Comites, il Comitato degli Italiani all’Estero, che nel 2008 gli ha conferito il premio omonimo. È da molti anni vicepresidente della Deutsch-Italienische Gesellschaft della sua città, guidata attualmente dal Dr. Christian Vogel. Nel 2017 il mio predecessore Flavio Rodilosso lo ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Enzo Iacovozzi ha compiuto da pochi giorni ottant’anni, e mi pare che non ci sia regalo di compleanno più bello, per lui, che ricevere questa nuova, importante onorificenza: ilKreuzbrakteaten d’oro per mano del Sindaco dr. Ingo Meyer. Un’onorificenza che suggella un cammino ultradecennale di impegno, di instancabile volontà di dialogare e far dialogare tedeschi e italiani ad ogni livello, dall’alta cultura all’ambito enogastronomico, dai rapporti prettamente istituzionali alle relazioni con ogni singola persona con cui Enzo ha avuto e ha a che fare nei tanti mercatini, mostre, gite, conferenze, concerti, corsi di cucina, degustazioni di vini, feste che ha organizzato o coorganizzato. Faccio ad Enzo i migliori complimenti per questo notevole premio e auguro di cuore a lui e a tutti noi ancora numerosi ed efficaci anni di attività, ad Hildesheim come ad Hannover, a Pavia come nel suo amatissimo Abruzzo. Grazie”.

Sono seguite diverse testimonianze di congratulazioni verso l’insignito. Christian Vögel, da oltre 30 anni presidente dell’associazione italo tedesca di Hildesheim, ha sottolineato come Enzo Iacovozzi non ha operato da solo, ma ha avuto la capacità di coinvolgere molte persone per realizzare i suoi progetti e le sue iniziative. Grazie ai suoi contatti Enzo non solo ha organizzato eventi conviviali, ma si è speso anche per fornire aiuto nei momenti difficili in soccorso di varie calamità. Bernd Galland, presidente dell’associazione ornitologica di Hildesheim, ha messo in risalto la capacità dell’amico Enzo di motivare le persone a continuare i rapporti di amicizia con l’Italia, organizzando viaggi in Abruzzo e in provincia di Pavia: un esempio vivente di “ponte tra le culture”. Hartmut Häger lo ha definito un bravissimo organizzatore e un gigolo … perché, come dice Enzo stesso “per fare il commerciante bisogna essere un po’ gigolo! Ha poi raccontato con esempi la capacità di Enzo nel coinvolgere le persone nelle sue diverse iniziative. Tra le cose più belle insegnate ai suoi collaboratori c’è quella di festeggiare dopo aver lavorato, perché aiuta a stare bene insieme. Grazie all’aiuto della moglie Renate ha organizzato corsi di cucina, incontri gastronomici e degustazioni di prodotti italiani sempre molto apprezzati. Riccardo Nanini, vicepresidente della Associazione Culturale Italo tedesca di Hannover, annota un altro insegnamento ricevuto da Enzo, e cioè che alla cultura non appartengono solo le grandi opere di musica classica, di pittura o di letteratura, bensì “tutto quello che le persone riescono a fare, tutto ciò che lega e accomuna le persone è cultura”, compresa la gastronomia. Molto personale la testimonianza di Mariella Costa, funzionaria del Consolato italiano ad Hannover, legata da lunga amicizia con Enzo Iacovozzi. Lo ha ringraziato per il suo amore per l’Italia e per l’entusiasmo contagioso, congratulandosi con lui per il conferimento di una onorificenza così prestigiosa.

Il Cav. Iacovozzi, fortemente emozionato per la serata in suo onore, ha ringraziato commosso il Sindaco e il Console Generale mentre gli consegnavano la Hildesheimer Kreuzbrakteat d’oro. Ha poi ringraziato tutte le persone che hanno collaborato con lui consapevole che lui stesso non avrebbe potuto fare tutto senza il supporto dei tanti amici e della sua famiglia. Poi, a degna conclusione dell’evento, ha invitato gli ospiti a festeggiare con lui in un’agape fraterna, durante la quale sono continuate le sottolineature della sia infaticabile opera di organizzatore e promotore culturale. Si ricordano le letture di autori italiani nella libreria Decius, l’organizzazione di concerti e mostre di artisti italiani, l’evento commemorativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’arrivo degli zampognari abruzzesi e il loro memorabile concerto di Natale con musiche pastorali, gli stand con prodotti tipici italiani al Giardino della Maddalena, la Giornata della memoria con l’eccidio nazista del 27 marzo 1945 a Hildesheim di 130 prigionieri italiani adibiti al lavoro coatto, le numerose degustazioni della gastronomia italiana. E tanto altro ancora.

Chi scrive è testimone del talento organizzativo e del travolgente entusiasmo di Enzo Iacovozzi. Specie riguardo le missioni della Società Ornitologica di Hildesheim, quand’egli viene in Abruzzo a programmare per tempo le campagne scientifiche della Società, visitando in anteprima luoghi, alberghi, i migliori percorsi, i borghi e le città da far visitare, le trattorie tipiche della cucina abruzzese. Agli appassionati visitatori che egli accompagna in Abruzzo non resta che scoprire le sorprese intriganti che Enzo ha meticolosamente preparato. Le altre scoperte le fanno poi loro, gli ornitologi ma anche finissimi botanici, nel trovare nei parchi naturali abruzzesi, la cui estensione tutelata e protetta è pari a un terzo del territorio regionale, rarissime piante altrove scomparse o uccelli mai visti se non in Abruzzo. Anche chi scrive Enzo arruola come guida turistica, per far conoscere le meraviglie d’arte e d’architettura della città dell’Aquila, le sue singolarità, la straordinaria storia urbana della città capoluogo d’Abruzzo, sin dalla sua stessa fondazione. Bisogna poi aggiungere che Enzo da molti anni presiede, con notevole impegno e passione, la sezione dell’Associazione Italo-Tedesca di Hildesheim, 350 soci nella città, ma 20mila in tutta la Germania. Un sodalizio che promuove la reciproca conoscenza della storia, della lingua e della cultura dei due Paesi. Enzo Iacovozzi rivela come per i Tedeschi l’associazione diventi straordinaria occasione di conoscenza dell’Italia, dei costumi, delle tradizioni, della cucina, del paesaggio italiano e delle meraviglie d’arte delle nostre città. E dello stile di vita italiano, che tanto ammirano. Sicché egli diventa ogni anno un certosino stratega, ricercando le migliori soluzioni logistiche per i gruppi che accompagna in Abruzzo, da vero anfitrione. Un’attitudine di servizio, la sua, che Hildesheim non poteva che premiare.

Hildesheim è un’antica città di oltre centomila abitanti, situata nella Bassa Sassonia ad una trentina di chilometri da Hannover. Era definita la “Norimberga del Nord” per avere uno dei centri storici più suggestivi e meglio conservati della Germania, grazie al patrimonio intatto di circa 1500 case a graticcio, di cui la metà, le più antiche, risalenti ai secoli XVI e XVIII finemente decorate con rilievi policromi che variavano dal gotico al barocco. Era anche considerata la capitale dell’arte romanica del periodo ottoniano. Nel Medioevo la città aveva conosciuto un forte sviluppo artistico ed economico, grazie alla sua posizione privilegiata sulla via dei commerci che congiungeva Bruges a Novgorod. Purtroppo il 22 marzo 1945, un mese prima dalla fine della guerra, Hildesheim fu bombardata a tappeto subendo la distruzione pressoché totale del suo prezioso patrimonio architettonico. Ricostruita nel dopoguerra, dalle rovine del suo centro storico poterono tuttavia rinascere l’antica Cattedrale di Santa Maria Assunta, sorta prima dell’anno Mille, e la Chiesa abbaziale di San Michele, che era stata edificata tra il 1010 e il 1022 con architetture che volgevano già verso il romanico. Ora i due templi sono entrambi dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Ricostruito nelle antiche forme anche il patrimonio architettonico che contorna la Piazza del Mercato, sulla quale affacciano il Municipio del 1268, la Casa dei Templari nel suo stile gotico, la Casa dei Panettieri, la splendida Casa dei Macellai, alta otto piani dove ora è il Museo civico, mentre sull’altro lato insistono la Casa dei Tessitori e le Case dei Birrai. Davvero un magnifico contesto urbano che in parte richiama quale magnificenza e bellezza avesse il centro storico di Hildesheim prima del terribile bombardamento alleato. In questa città accogliente Enzo Iacovozzi ha saputo dare il meglio di sé.

Goffredo Palmerini, com.unica 24 febbraio 2023

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