Modernizzare e rafforzare i regimi nazionali di reddito minimo, la risoluzione del Parlamento europeo
Contrastare l’attuale crisi del costo della vita con una nuova legge atta a modernizzare e rafforzare i regimi nazionali di reddito minimo. Questo l’obiettivo della risoluzione sul reddito minimo adeguato che il Parlamento Europeo ha approvato nella giornata di mercoledì 15 marzo.
Nella risoluzione si osserva che una direttiva dell’UE su un adeguato reddito minimo potrebbe contribuire a migliorare ulteriormente l’accessibilità, l’adeguatezza e l’efficacia di tali regimi. Inoltre, garantirebbe che le persone attualmente disoccupate vengano integrate nel mercato del lavoro. Il testo non legislativo è stato approvato con 336 voti favorevoli, 174 contrari e 121 astensioni.
I Paesi UE dovrebbero valutare periodicamente i loro regimi nazionali e aggiornarli se necessario, garantendo un livello adeguato di sostegno che tenga conto della soglia nazionale di rischio di povertà (indicatore AROP), per cercare di creare un sistema che garantisca un tenore di vita dignitoso. Inoltre, i deputati invitano i Paesi UE a sensibilizzare su questi programmi e renderli maggiormente accessibili, in particolare per i gruppi più svantaggiati, come i senzatetto. Infine, propongono misure per affrontare problemi piuttosto comuni negli Stati membri, come i bassi livelli di utilizzo di tali regimi e il divario digitale.
Contesto
Il 28 settembre 2022 la Commissione ha proposto una Raccomandazione del Consiglio relativa a un reddito minimo adeguato che garantisca l’inclusione attiva. Tale Raccomandazione stabilisce in che modo i paesi dell’UE possono modernizzare i loro regimi di reddito minimo per renderli più efficaci e ridurre il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale nell’UE.
com.unica, 16 marzo 2023