La guerra oltre la propaganda: il racconto indipendente dei fotoreporter ucraini e dei dissidenti russi
A Milano, in occasione della Giornata della libertà di stampa. Mercoledì 3 maggio al Monte Stella (via Cimabue – metro QT8)
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Ore 10.30: Incontro pubblico con il giornalista Ilia Krasilshchik (Helpdesk.media). Con contributi di Gabriele Nissim (presidente Fondazione Gariwo), Giulia De Florio (Memorial Italia) e Alberto Toscano (presidente della sezione italiana dell’Union internationale de la Presse francophone).
- Ore 11.30: Presentazione della mostra “Inversione” insieme al curatore Danila Tkachenko. Partecipano la giornalista Anna Zafesova, Tetyana Bezruchenko (Forzaucraina.it), Nadzeya Staravoitava (associazione bielorussi in Italia Supolka), Maria Mikaelyan (Comunità dei Russi liberi).
MILANO, 21 aprile – Contro la mistificazione della realtà, al Giardino dei Giusti, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, giornalisti e attivisti ucraini, bielorussi e russi racconteranno un anno di invasione militare. Senza il filtro della censura e oltre il linguaggio della propaganda. Al centro del racconto ci saranno le persone e i luoghi della guerra, attraverso la testimonianza del giornalista Ilia Krasilshchik e l’esposizione del fotografo e artista Danila Tkachenko. Su entrambi lo stato russo ha emesso un mandato di arresto internazionale. Krasilshchik, già co-fondatore di Meduza, è direttore di Helpdesk.media, una startup editoriale che aiuta i cittadini russi ad evitare la coscrizione e quelli ucraini a sopravvivere durante il conflitto. Lo fa smontando le fake news, fornendo informazioni pratiche a chi si trova sotto le bombe e raccogliendo informazioni di prima mano da dissidenti e cittadini in fuga. Ai partecipanti alla manifestazione verrà chiesto di fare un esercizio di immaginazione “immersiva”. Per tutta la giornata, infatti, il Giardino dei Giusti di Milano diventerà una sorta di teatro di guerra: attraverso mega pannelli verranno riproposti gli scenari più devastanti del conflitto in Ucraina. Lo sguardo è quello dei fotoreporter ucraini rimasti intrappolati nelle città assediate dal Cremlino. Al loro fianco, ci sarà la presenza delle comunità delle diaspore ucraina, russa e bielorussa, unite per l’occasione con lo stesso messaggio di richiesta di democrazia, giustizia e verità.
LA MOSTRA. La mostra, che si intitola “Inversione” è ideata e curata dal performer e fotografo russo Danila Tkachenko, su cui verte un mandato di arresto, per aver manifestato a Mosca contro la guerra. L’obiettivo della mostra è attirare l’attenzione del pubblico sull’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e lanciare un appello ai cittadini europei affinché aiutino l’Ucraina e si oppongano all’aggressione militare. I fotografi ucraini coinvolti sono: Maxim Dondyuk, Evgeny Maloletka, Alexey Furman, Svyatoslav Shivchenko, Yulia Ovsyannikova, Vasily Maximov, oltre alla francese Laurence Geai e al messicano Narciso Contreras. Con le immagini di guerra, le testimonianze dei dissidenti e la partecipazione delle comunità ucraina, bielorussa e russa di Milano, il Giardino dei Giusti – che ospita al suo interno un numero consistente di alberi, cippi e targhe dedicate a giornalisti e dissidenti politici – diventa il palcoscenico di una dichiarazione politica e culturale che considera la libertà di espressione, la giustizia e i valori democratici i cardini di qualsiasi processo di diplomazia internazionale. Giornalisti ed intellettuali russi si ritroveranno quindi assieme ai resistenti ucraini e ai loro colleghi italiani in nome degli stessi valori. Del resto il Giardino stesso sorge sul Monte Stella, costruito sulle macerie della Seconda guerra mondiale e simbolo di vita e rinascita, di nuove relazioni tra persone e comunità. Dopo la “tappa zero” di Milano, Inversione verrà riproposta, nel corso dei prossimi mesi, nelle principali città europee. La mostra sarà aperta al pubblico fino alle 19.
IL CURATORE. Danila Tkachenko è un artista, fotografo e attivista, che nel 2022 ha condotto una serie di azioni contro la guerra in diverse regioni della Russia, per le quali il governo russo ha aperto un procedimento penale contro di lui e lo ha inserito nella lista dei ricercati. Ha ricevuto numerosi premi come: World Press Photo, European Publishers Award, Leica Oskar Barnack, Premio Gabriele Basilico, Foam Talent e altri. Collabora con Spiegel, CNN, Washington Post, Guardian, BBC, The National Geographic, Libération. Maggiori informazioni sul suo sito personale danilatkachenko.com
com.unica, 22 aprile 2023