“L’evoluzione della cura”: accoglienza, ascolto e accompagnamento per affrontare la vita oltre la malattia
“Non dimenticare mai che i malati, prima di essere pazienti, sono persone”: questo il leitmotiv dell’incontro con Maria Pia Garavaglia (Fondazione Roche) e Lucia Vedani (CasAmica ODV) che si è svolto a Milano
«Non dimenticare mai che i malati, prima di essere pazienti, sono persone». È il messaggio emerso dall’incontro “L’evoluzione della cura” promosso da CasAmica ODV e Fondazione Roche a Milano in occasione della giornata internazionale della Famiglia, sostegno fondamentale per le persone che affrontano gravi malattie.
In occasione dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé, del direttore della divisione di Pediatria Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei tumori Maura Massimino, di Laura Veneroni psicologa e psicoterapeuta, la presidente della Fondazione Roche Maria Pia Garavaglia e la presidente dell’organizzazione non profit CasAmica Lucia Vedani hanno raccontato la propria esperienza al servizio dei malati – adulti e bambini – e delle loro famiglie.
«La malattia è un evento destabilizzante sia per le persone che ne sono colpite sia per i loro cari: le prospettive cambiano improvvisamente e il senso di smarrimento può essere grande. È fondamentale offrire ai pazienti non solo tutte le cure mediche di cui hanno bisogno, ma anche la possibilità di poter avere accanto i loro cari e l’accesso a servizi di ascolto e assistenza», ha spiegato Lucia Vedani, fondatrice e presidente dell’organizzazione di volontariato CasAmica, che supporta i malati e, in particolare, le persone costrette a curarsi lontano da casa, attraverso strutture di accoglienza, interventi a domicilio e servizi di ascolto e intrattenimento terapeutico. «CasAmica nasce dall’idea di lasciare un segno più grande: dare una casa a chi dormiva in strada aspettando le cure per sé o per qualche parente ricoverato. Nelle strutture di CasAmica si vive come in una grande famiglia, questo fa si che si possa affrontare meglio il percorso della malattia», ha aggiunto.
L’organizzazione nelle sei Case tra Milano, Roma e Lecco accoglie ogni anno oltre 4000 persone ed è impegnata da sempre a fornire ai propri ospiti “una cura nella cura”, con servizi di assistenza destinati sia agli adulti che ai bambini e ragazzi.
Per i piccoli pazienti CasAmica promuove nelle proprie strutture di accoglienza attività di intrattenimento terapeutico come la pet therapy, il teatro, il canto e la musicoterapia, che hanno una valenza che va ben oltre l’intrattenimento; queste attività, infatti, come ha spiegato il direttore generale di CasAmica Stefano Gastaldi «consentono di elaborare le paure e le tensioni e sono utili sia ai bambini che ai loro genitori che li vedono così rasserenarsi».
Oltre alle attività di supporto realizzate all’interno delle sei strutture, CasAmica ha avviato interventi a domicilio rivolti non solo al malato e a tutti i membri della sua famiglia ma anche alle comunità con cui il malato interagisce, come la scuola, le associazioni sportive e il posto di lavoro. Il progetto, sotto la guida di un assistente sociale e di uno psicoterapeuta, interviene avvalendosi di un team che comprende animatori, educatori e insegnanti di sostegno.
In collaborazione con la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’organizzazione ha attivato anche uno spazio di ascolto che offre supporto alle persone che hanno affrontato il percorso della malattia e delle cure e sono guarite, aiutandole, attraverso l’intervento di una psicologa, di un assistente sociale e di un educatore, a ricostruire un progetto di vita e a muovere i primi passi verso la sua realizzazione. Il sostegno, reso possibile dalla collaborazione con realtà locali e istituzioni, può riguardare la ricerca di un nuovo lavoro, di una nuova sistemazione abitativa o di corsi e stage di formazione.
Per rispondere al crescente bisogno di accoglienza dei malati, CasAmica sta ora realizzando una settima struttura alle porte di Milano, che potrà ospitare fino a 60 persone al giorno e che prevede un’area interamente dedicata ai bambini, al fine di aiutarli a condurre il più possibile una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia.
«Abbiamo lanciato da pochi giorni l’iniziativa Roche torna a farsi in 4: 4.000 ore di volontariato di impresa e di competenza a supporto delle attività di 4 associazioni selezionate – afferma Sara Giussani, People & Culture Pharma Head di Roche S.p.A. – Vogliamo mettere a disposizione le nostre competenze professionali, la nostra energia e il nostro tempo per creare circoli virtuosi, per contribuire attivamente a sostenere la nostra comunità e il nostro territorio. Siamo molto felici di poter essere partner di CasAmica in questo progetto, uniti dallo stesso obiettivo di voler prendersi cura delle persone».
Roche Italia e CasAmica, inoltre, collaboreranno nei prossimi mesi su due progetti di volontariato di competenza con l’erogazione di corsi di formazione in ambito medico-scientifico e di comunicazione digital e su un progetto di volontariato di impresa in cui i volontari Roche verranno coinvolti in attività ludico-creative per i bambini ospiti delle case accoglienza.
com.unica, 18 maggio 2023