Nuoro Jazz, ieri al via la trentacinquesima edizione dei seminari e del festival
Larry Grenadier, Kurt Rosenwinkel, David Linx, Roberto Cipelli, Eugenia Canale, Sebastiano Dessanay e Jacopo Ferrazza tra i protagonisti dei diciassette concerti in cartellone.
Ha preso il via ieri mercoledì 23 agosto la trentacinquesima edizione dei seminari e del festival Nuoro Jazz. Sono centoventicinque gli iscritti (quindici anni il più giovane, settanta il più grande), nella maggior parte in arrivo dalla penisola ma anche dall’estero (da Germania, Francia e Olanda), a conferma del credito acquisito dai seminari promossi dall’Ente Musicale di Nuoro nel panorama della didattica jazz. Insieme ai seminari, ritorna il festival che ogni sera accompagna e completa con i suoi concerti le dieci giornate di Nuoro Jazz: un ricco cartellone che si snoderà fra diversi spazi, trovando ospitalità nel Giardino della Biblioteca Satta per gli eventi serali (tutti con inizio alle 21) e, per quelli del tardo pomeriggio (ore 18.30), allo Spazio Ilisso, al Museo MAN, al Museo Archeologico Nazionale “Giorgio Asproni” e a Casa Ruiu, accanto al Museo Deleddiano. Tappa anche al Teatro San Giuseppe (gestito da Bocheteatro), per una sola serata, quella di sabato 26, per uno degli appuntamenti più attesi del festival: protagonista Larry Grenadier, che, ultimata la sua master class, si esibirà per la prima volta in Italia in un concerto per solo contrabbasso.
Il musicista statunitense non è l’unico ospite internazionale del festival Nuoro Jazz: in arrivo (giovedì 24) il cantante belga David Linx, in trio col pianista Guillaume de Chassy e con il clarinettista sardo Matteo Pastorino, per presentare un progetto tra jazz e classica, “On Shoulders We Stand”, in cui unisce i suoi testi scritti ad hoc per trascrizioni di pagine musicali di Bach, Ravel, Scriabin, Schubert, Chopin, Mompou, Rachmaninoff e Shostakovich.
Sul doppio binario tra jazz e musica classica si muove anche “The Chopin Project” del quartetto intestato al chitarrista americano Kurt Rosenwinkel e al pianista svizzero Jean-Paul Brodbeck, impegnati a reinterpretare la musica del grande musicista polacco con Lukas Traxel al contrabbasso e Jorge Rossy alla batteria (martedì 29).
Ma andando in ordine cronologico, il festival ha preso il via (come i seminari) ieri sera nel Giardino della Biblioteca Satta, con il trio 377 del contrabbassista e compositore sardo Sebastiano Dessanay, con il pianista australiano (ma da tempo residente in Sardegna) Peter Waters e il percussionista Roberto Migoni. 377 sono i comuni della Sardegna toccati da Dessanay nel suo progetto artistico, realizzato tra il 2018 e il 2019, che l’ha visto girare l’isola esclusivamente in bicicletta e in compagnia del suo fido ukulele. Il concerto verterà sulle composizioni nate in quell’occasione, debitamente arrangiate e sviluppate per questo trio. I riflessi di quell’esperienza sono anche alla base del libro “377 project“, una sorta di diario di viaggio pubblicato lo scorso settembre dal Touring Club Italiano per la collana Geografie, che Sebastiano Dessanay presenterà giovedì 24 insieme a un concerto in solo a Casa Ruju (ore 18.30).
Stessa formula e orario l’indomani – venerdì 25 -, ma al Museo MAN, dove Max De Aloe, docente di armonica cromatica ai seminari nuoresi, presenta il suo libro “L’armonica che respira. Di jazz, pugili e ghiaccioli” per esibirsi poi in un concerto in solo fra le sculture di Matisse ospitate dalla struttura in via Sebastiano Satta.
Poi, in serata (alle 21) nel Giardino della Biblioteca Satta, torna a Nuoro Roberto Cipelli, docente dei seminari sin dalla loro prima edizione, nonché direttore artistico dal 2014 al 2019: con lui due musicisti emergenti come Loris Lari al contrabbasso e Davide Bussoleni alla batteria a comporre l’organico del Flatiron trio.
A precedere il concerto serale di Larry Grenadier al Teatro San Giuseppe, l’appuntamento del tardo pomeriggio di sabato 26 (alle 18.30) è allo Spazio Ilisso con un altro concerto solistico: protagonista Eugenia Canale, giovane ed eclettica pianista, allieva in passato dei seminari nuoresi, che si muove con disinvoltura fra jazz e musica classica e contemporanea. Per lei, altro impegno l’indomani – domenica 27 – stavolta alla guida di un quartetto con Max De Aloe, all’armonica, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Marco Castiglioni alla batteria.
Ancora un abbinamento di musica e libri nell’appuntamento preserale di lunedì 28 (ore 18.30) a Casa Ruiu: a tenere banco, in questo caso, sarà Stefano Bagnoli che insieme alla sua performance solistica con piatti e tamburi presenta i suoi frutti letterari “Districarsi nel Jazz” e “Storielle tra musici”.
Extended Singularity è il nome del quartetto intestato al pianista livornese Stefano Onorati e al trombettista bresciano Fulvio Sigurtà, di scena nella serata di lunedì 28 (ore 21) nel Giardino della Biblioteca Satta: uno sviluppo del loro duo (Singularity, appunto), sia come organico, evidentemente, con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria, sia come estensione del territorio musicale che arriva a spingersi fino all’improvvisazione più libera, potendo contare sul giusto interplay fra i quattro musicisti.
Pianoforte, toy piano e altri piccoli strumenti a tastiera e a piastre, sono l’armamentario di Silvia Corda per il suo solo di martedi 29 alle 18.30 allo Spazio Ilisso: il suo “Portraits and Landscapes” è un progetto musicale “intorno” al pianoforte, con cui la pianista e compositrice sarda esplora le varie possibilità sonore ed espressive dello strumento attraverso linguaggi diversi: l’improvvisazione, il jazz e la musica scritta di area “colta”.
Ancora un solo fa da prologo all’appuntamento serale di mercoledì 30: protagonista, alle 18.30 Giardini del Museo Archeologico Nazionale, Enrico Merlin con la sua chitarra eclettica per un concerto che sotto il titolo del suo ultimo disco, “Dangerous Mind”, si annuncia come un viaggio nello spazio e nel tempo, tra melodie popolari e composizioni originali.
In serata, consueto appuntamento alle 21 nel Giardino della Biblioteca Satta che mercoledì 30 ospita il progetto “Fantàsia“ del contrabbassista e compositore Jacopo Ferrazza, con Livia De Romanis al violoncello, Alessandra Diodati alla voce, Enrico Zanisi al pianoforte, synth e live electronics, e Valerio Vantaggio alla batteria. L’intero progetto si fonda su composizioni originali scritte appositamente per questo ensemble con l’intento di conciliare il mondo acustico ed elettronico, basandosi su una folta parte di scrittura e di programmazione, assecondata da un’improvvisazione quasi sempre al servizio della composizione.
Due diversi appuntamenti in agenda anche per l’ultima giornata del festival a Nuoro, giovedì 31. Alle 18.30, al Museo MAN, Marta Loddo, una delle più apprezzate musiciste e compositrici sarde, torna da protagonista a Nuoro Jazz, portando il suo nuovo progetto solista “Watery dreams” in anteprima assoluta al festival nuorese: un viaggio per loopstation e voce, improvvisazioni e canzoni senza una forma precostituita, un gioco di addizioni e sottrazioni che si basano quasi esclusivamente su suggestioni vocali, con un suono che si trasforma rimanendo sempre uguale a sé stesso.
In serata, l’ultimo concerto nel Giardino della Biblioteca Satta (come sempre alle 21) è affidato al gruppo Talea formato dai migliori allievi della passata edizione dei seminari nuoresi: Ava Alami (voce), Stefano Perino (sax contralto), Eleonora Pennino (arpa), Josserand Poumes (chitarra) e Niso Tomasini (batteria). Scelti dagli insegnanti dei corsi nuoresi e vincitori di una borsa di studio, hanno avuto un anno di tempo per darsi un nome, scrivere le loro musiche, incontrarsi e preparare il concerto che ora li vede sul palco di Nuoro Jazz e di altre manifestazioni, come “Il Jazz italiano per le terre del sisma“, il 3 settembre a L’Aquila.
Gli allievi di questa edizione dei Seminari, insieme ai loro docenti, saranno invece protagonisti l’indomani, venerdì primo settembre, del concerto-saggio che tradizionalmente suggella ogni edizione di Nuoro Jazz. Un evento che, come l’anno scorso, andrà in scena a Onifai, il borgo della Baronia a una quarantina di chilometri da Nuoro, snodandosi tra il centro storico e l’anfiteatro comunale “Pasqualina Fois”.
Info
Biglietti e abbonamenti per i concerti del festival si possono acquistare online su Ciaotickets e a Nuoro al CTS – Centro Turistico Sardo in piazza Mameli, 1 (tel. 078432490). Il prezzo dei biglietti varia dai 5 ai 15 euro a seconda dei concerti. L’abbonamento a prezzo intero per i concerti serali nei primi posti costa 70 euro, il ridotto 50 euro; 60 euro il prezzo dell’abbonamento intero per i secondi posti, 40 il ridotto.
Per informazioni la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e agli indirizzi di posta elettronica info@entemusicalenuoro.it e entemusicalenuoro@gmail.com; per altre notizie e aggiornamenti: www.entemusicalenuoro.it/home e www.facebook.com/nuorojazz2014
La trentacinquesima edizione dei Seminari e del festival Nuoro Jazz è organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro con il contributo del MiC • Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo) e della Fondazione di Sardegna, con il supporto del Comune di Nuoro, della Biblioteca Sebastiano Satta, del Museo Archeologico Nazionale di Nuoro, del Museo MAN, dello Spazio Ilisso, della Sardinia Ferries, della Concessionaria F.lli Sanna e del CTS – Centro Turistico Sardo di Nuoro.
com.unica, 24 agosto 2023