Le strategie di disinformazione filo-Cremlino in Italia: il rapporto dell’Istituto Gino Germani
La presentazione del dossier martedì 26 settembre a Roma presso la Sala Zuccari del Senato
“Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO, le politiche estere e di sicurezza occidentali, e i rischi di guerra nucleare”, è il titolo del rapporto che l’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici presenterà martedì 26 settembre a Roma nella Sala Zuccari del Senato.
Il convegno discuterà l’attuale evoluzione della strategia condotta dalla Russia tesa a condizionare la politica italiana e lo spazio informativo nazionale, in una fase particolarmente delicata per il nostro paese che prelude alle elezioni europee del 2024. Interverranno il senatore Marco Lombardo, Luigi Sergio Germani (Direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici), Massimiliano Di Pasquale (ricercatore associato dell’Istituto Germani e responsabile dell’Osservatorio Ucraina), Antonio Talia (giornalista di Radio24 e saggista, autore di La stagione delle spie. Indagine sugli agenti russi in Italia), Giovanni Ramunno (membro del comitato scientifico dell’Istituto Germani), Lorenzo Crippa (studioso di politica interna ed estera russa) e Danilo Secci (ricercatore associato dell’Istituto Germani ed esperto di politiche di difesa e di politica nucleare russa). Modera Aldo Torchiaro (giornalista de Il Riformista).
Nel Rapporto dell’Istituto si documenta come da oltre un decennio la Russia di Putin stia attuando una strategia multidimensionale mirante a influenzare e destabilizzare le democrazie occidentali, tra cui anche l’Italia, tramite le cosiddette “misure attive”, ossia tecniche di guerra “non-lineare” quali: il reclutamento da parte dei servizi segreti russi di “agenti di influenza” inseriti nella politica, nei media e mondo della cultura dei paesi occidentali; campagne di disinformazione e propaganda tramite social media e media tradizionali; attacchi cibernetici contro istituzioni governative, banche e imprese; sostegno a forze politiche antisistema; interferenze nei processi elettorali; pressioni energetiche; cooptazione di esponenti delle élites politiche ed economiche occidentali tramite corruzione e rapporti di affari; e utilizzo di flussi immigratori irregolari con finalità di destabilizzazione.
Nel 2012-2013, il Cremlino inizia ad applicare in Italia questa strategia di influenza che comprende, tra le altre, due tipi di misure attive fondamentali. Da un lato, il sostegno a partiti e movimenti populisti-sovranisti (di destra e di sinistra) italiani, visti da Mosca come strategicamente utili per fomentare instabilità e polarizzazione politica e per screditare e indebolire l’Unione Europea e la NATO. Dall’altro, la diffusione, da parte della macchina propagandistica del Cremlino, di narrazioni strategiche tese ad accrescere la sfiducia e l’ostilità dell’opinione pubblica italiana nei confronti della NATO, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, a delegittimare e screditare la democrazia liberale, nonché a offuscare la verità sulla natura espansionista e neo-imperiale della politica estera russa. Narrazioni sistematicamente amplificate, in maniera consapevole o inconsapevole, da determinati attori politici, influencer, e media (sia di “informazione alternativa” che mainstream) italiani.
Il rapporto “Le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO, le politiche estere e di sicurezza occidentali, e i rischi di guerra nucleare”, che costituirà la base di discussione del convegno, analizza l’evoluzione della propaganda e della disinformazione filo-Cremlino in Italia su temi cruciali di politica estera e sicurezza internazionale nel periodo 2014-2023.
L’Istituto ha prodotto, inoltre, altri due rapporti, su dezinformacija e misure attive in Italia: uno dedicato alle narrazioni strategiche filo-Cremlino sulla guerra in Ucraina, l’altro a quelle relative alla democrazia liberale e alle società occidentali “decadenti”.
L’evento, organizzato su iniziativa del senatore Marco Lombardo d’intesa con l’Istituto Germani, avrà inizio alle ore 11.00 e sarà trasmesso in live streaming sulla Web TV e sul Canale YouTube del Senato.
com.unica, 25 settembre 2023