L’intervista della Tv libanese LBC al vice primo ministro e alto dirigente di Hamas

Ghazi Hamad, vice primo ministro e membro del politburo di Hamas, ha fatto parlare ancora di sé in un’intervista concessa alla televisione libanese LBC. Come qualcuno ricorderà la settimana scorsa aveva di colpo interrotto un’intervista alla BBC quando gli è stato chiesto se ritiene giustificabile uccidere intere famiglie nelle loro case mentre dormono. Alla tv libanese ha mostrato ancora il suo volto feroce e disumano affermando in maniera esplicita che Hamas sarebbe pronta a ripetere l’operazione del 7 ottobre “più e più volte” finché Israele non sarà “annientato”.

Nell’intervista trasmessa in arabo da Beirut (dove risiede) il 24 ottobre e diffusa da MEMRI con i sottotitoli in inglese, Hamad ha sottolineato che Hamas non può essere colpevolizzata per quel che ha fatto il 7 ottobre perché le vittime sono i palestinesi e “tutto ciò che facciamo è giustificato”.

“Israele è un paese che non ha posto sulla nostra terra. Dobbiamo rimuovere quel paese – ha affermato Hamad. “Non ci vergogniamo di dirlo con tutta la forza. Dobbiamo dare a Israele una lezione, e lo faremo ancora e ancora”. Secondo Hamad, l’operazione del 7 ottobre “è solo la prima, ce ne sarà una seconda, una terza, una quarta perché abbiamo la determinazione, la risolutezza e le capacità per combattere”.

Hamad ha aggiunto che Hamas è pronta a pagare il prezzo dei suoi attacchi contro Israele: “Siamo chiamati una nazione di martiri e siamo orgogliosi di sacrificare i martiri”, ha detto, sostenendo che “non volevamo colpire civili”. L’obiettivo di Hamas – ha poi proseguito – è quello di “far finire l’occupazione di tutte le terre palestinesi, e questo significa annientare lo Stato di Israele”.

Secondo il dirigente di Hamas la sua organizzazione non può avere alcuna responsabilità per le condizioni di miseria in cui versano i palestinesi a Gaza: “L’esistenza di Israele – ha detto senza mezzi termini – è ciò che causa tutto il dolore, il sangue e le lacrime”.

com.unica, 2 novembre 2023

Condividi con