Nella ridente cittadina di Calcata, a pochi chilometri da Roma, divenuta nel tempo fucina di numerosi artisti, dal 4 al 12 maggio si terrà la prima mostra personale di Bianca Cimiotta Lami che ha voluto intitolare “IMMAGINA”.

Nelle stanze del Palazzo Baronale, il Sindaco Sandra Pandolfi, farà gli onori di casa coadiuvata da Silvana Deffereira Presidente Parco del Treja e da Patrizia Peron Delegata alla Cultura del Comune di Calcata.

Poesia e musica riecheggeranno, con la loro magia, rincorrendosi in questi spazi grazie alla partecipazione di Annita Cardile, performance musicale e di Carla Ferraria, reading poetico.

Maria Rita Bassano è la curatrice della mostra collettiva POLITROPOS a cui partecipano Paola Alviano Glaviano e Angela Marrone ed in cui è inserita la personale di Bianca Cimiotta Lami. A proposito di quest’ultima dichiara che “ ci invita e ci accompagna in una realtà che rimanda al principio dove il tempo non ha inizio e fine. Attraverso la visione delle sue opere ci immergiamo in un affascinante viaggio immaginifico attraverso lo spazio e il tempo, permeati del suo stile inconfondibile, all’interno di una pittura emozionale quasi ripetitiva nei luoghi di paesaggi interiori, che nascono come rappresentazione di un pensiero e dalla scrittura segreta appena percettibile, immersa da luce e colore.”

Ed a proposito di luce e colore, guardando le opere di Bianca, siamo avvolti da azzurri intensi che s’intrecciano con l’indaco per poi smorzarsi in evanescenti grigi, da celesti sfumati, con sprazzi leggeri, fino ad arrivare a bianchi sporchi, da cieli rosati che si intensificano in linee rosse che attraversano longitudinalmente la tela.

Patrizia Peron invece sottolinea: ”Immagina… paesaggi forse. Paesaggi segreti, multicolori o di svariati grigi, solo cieli terre e orizzonti. Immagina non solo ciò che appare. Sì, perché in questi dipinti di Bianca Cimiotta Lami ciò che stiamo guardando è solo una parte di quel che c’è, quello che c’è non appare del tutto.”

E la stessa artista ci lascia intuire il suo intimo sentire grazie a queste parole:

“Da queste altezze posso osservare il mare e la terra

Dal mare osservo il cielo infinito e il suo finito orizzonte

Nel movimento il gesto si compie

Fluido, denso agisce sulla vita che disperata cerca un equilibrio

Nell’infinito dell’assoluto si attenua

Nella materia trovo la sostanza, l’essere della forma

Frantumo l’immagine, la rappresentazione per renderla appena percepita

Ciò che è definito svanisce per diventare altro

Fino a quando l’intuizione si posa al pensiero

In questo perpetuo movimento si svolge il cammino dell’esistenza

Esisto perché sono Penso perché sono

Il pensiero attraverso il gesto nutre il desiderio

Una pittura emozionale ripetitiva sfumata dal perpetuo movimento

Luoghi di paesaggi interiori, passaggi

Rappresentazioni del pensiero e della segreta scrittura

che appena percepita si immerge in luce e colore…”

Cosicché, come da lei stessa affermato: ”Da questi spunti nasce la mia ricerca pittorica priva di contenuti preordinati nel continuo fluire, dall’osservazione del mondo visto attraverso lo specchio di frammenti della rappresentazione. In questi luoghi l’essere umano è spiritualizzato, è assente. Ciò che rimane di lui è ciò che sarà e ciò che è stato è ciò che è in atto, di materia invisibile, di pensiero”.

Ed è allora che, immergendoci nella mostra, potremo provare ad IMMAGINARE tutto ciò, mentre il nostro sguardo scorre rapito da una tela all’altra.

Anna Caterina Alimenti, com.unica 3 maggio 2024

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