Ebraica: da domenica a Roma il 17° Festival Internazionale di Cultura
Si rinnova anche questo anno l’appuntamento con Ebraica – Festival Internazionale di Cultura, giunto alla sua XVII edizione. Promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella, il festival animerà da domenica 23 giugno a mercoledì 26 giugno il quartiere ebraico di Roma con una serie di appuntamenti che prevedono incontri, spettacoli teatrali e concerti.
Ebraica è realizzato con il Patrocinio del Ministero per la Cultura, dell’Ambasciata di Israele, con la partecipazione della Regione Lazio, il contributo di Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, la partnership di Enel, Poste Italiane, El Al, Siae e in collaborazione con Peres Center for Peace & Innovation, Centro di Cultura Ebraica, Libreria Ebraica e con la Media Partnership di Rai Cultura e Shalom. Il festival è una produzione Artix e Golda International Events.
“Visionari” è il tema scelto per questa edizione di Ebraica, donne e uomini con uno sguardo rivolto al futuro, necessari per indicare direzioni nuove e tracciare strade ancora mai percorse. Il Visionario è una figura imprescindibile e in grado di lasciare il segno in ogni ambito della conoscenza, intuendo l’innovazione e la sua possibile realizzazione. Ed è proprio seguendo questo filo che interverranno gli ospiti di Ebraica, spaziando in diversi ambiti, come la cultura, la religione, la scienza la musica e il teatro.
Si parte domenica 23 giugno alle ore 19.30 con i saluti di Victor Fadlun, Presidente della Comunità ebraica di Roma, Simona Renata Baldassarre, Assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio Civile della Regione Lazio e Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale.
Alle ore 20.00 il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, apriranno il festival con l’incontro Cultura e Innovazione. Dialogo sui pionieri.
Dalle 21.00 in poi Raffaele Morelli e Rav. Roberto Della Rocca saranno protagonisti dell’incontro Immaginare un futuro in tempo di crisi: la profezia tra religione e psicologia. L’appuntamento sarà l’occasione per interrogarsi sulle difficoltà riscontrate dagli adolescenti di oggi, troppo spesso rinchiusi in un mondo lontano dalla realtà come quello dei social media, che rende i giovani prigionieri di prototipi legati ad una visione di massa, lontana dalla loro essenza.
Chiude la prima serata di Ebraica a partire dalle 22.00 il concerto Visioni in Musica. Il potere immaginifico della musica tra tradizione ebraica, suggestioni letterarie e mistiche, declinazioni femminili di Gabriele Coen, Barbara Eramo, Alessandro Gwis che porteranno sul palco del Palazzo della Cultura il loro nuovo progetto che comprende canzoni tradizionali della cultura ebraica e la rivisitazione di brani tradizionali del folk mediterraneo e del jazz con un approccio contemporaneo, in cui si alternano anche composizioni originali spesso ispirate a figure femminili, come poetesse e compositrici.
Lunedì 24 giugno alle ore 19.00, Sandro Di Castro, Rav Alberto Funaro e Claudio Di Segni, saranno al centro del talk La musica è cambiata. Oltre Yafuzu – Viaggio nei canti della sinagoga di Roma, dedicato al racconto dei canti della liturgia ebraica, partendo da Yafuzu, un bellissimo canto molto amato dagli ebrei di Roma, nato in principio per la sera di Simchath Torà, oggi utilizzato in più occasioni, sino ad arrivare ai canti odierni, meno conosciuti dalla maggioranza degli ebrei romani.
Pamela Villoresi sarà la protagonista di Golda e l’Italia, scritto da Elisabetta Fiorito, che si terrà a partire dalle ore 20.00 a Palazzo della Cultura. Nello spettacolo si ripercorre la storia di Golda Meir attraverso gli incontri avvenuti tra la statista israeliana e alcuni personaggi storici italiani come Enzo Sereni, eroe della resistenza, Aldo Moro ai tempi in cui era Ministro degli Esteri, Oriana Fallaci per Intervista con la Storia e Papa Paolo VI, che la Meier incontrò in Vaticano durante la visita di stato nel gennaio del 1973. Lo spettacolo è ispirato alla vita di Golda Meier di cui Elisabetta Fiorito ha scritto una biografia edita da Giuntina.
Chiude la seconda serata di Ebraica Yarona Phinas, che a partire dalle 21.30 sarà protagonista di Dove va l’essere umano? in cui la studiosa di mistica e Cabbalà si interroga su una delle domande fondamentali che da sempre ogni generazione si pone. Il suo intervento vuole essere un invito alle nuove generazioni a recuperare l’intelligenza del cuore, la comunicazione aperta, attiva ed efficace che è basata sull’ascolto e sul rispetto dell’altro, in modo da ritrovare la via dell’essenza, dei valori interiori ed eterni, contribuendo alla riparazione del mondo, tiqùn ‘olàm.
Martedì 25 giugno alle ore 20.30 Ernesto D’Argenio sarà protagonista a Palazzo della Cultura dello spettacolo Il Dromedario Bianco – Storie di ebrei di Libia, tratto dai racconti autobiografici di Gerard Journo, in cui l’autore ripercorre i ricordi della sua infanzia a Tripoli, tra le suggestioni del deserto e le atmosfere della città perduta. Un racconto in prima persona di un bambino nella Tripoli degli anni ’60, attraverso la sua infanzia, le giornate al Lido dove si andava in carrozzella, i viaggi del nonno nel deserto in sella ad un dromedario bianco, i picnic nella campagna attorno alla città libica, la scuola, l’alzabandiera. Poi il sogno infranto dopo la guerra dei sei giorni nel 1967, la fuga in Italia e la vita a Roma.
La musica sarà protagonista della seconda parte della serata con Raiz e i Radicanto, che dalle 21.30 saranno interpreti di Yam, Musica Mediterranea Immaginaria, un viaggio musicale nel Mediterraneo, un ponte immaginario che unisce tradizioni diverse. Canzoni napoletane e cantigas della tradizione ebraica sefardita, si intrecciano percorrendo la necessaria strada dello scambio e del confronto tra culture diverse.
Mercoledì 26 giugno, giornata conclusiva di Ebraica, si parte alle ore 20.00 con il talk Israele – Inventori di futuro, che vede protagoniste Costanza Esclapon e Lital Kiperman Vaknin del Peres Center for Peace & Innovation.
Chiude il Festival Gabriella Greison, che alle 21.00 porterà sul palco di Palazzo della Cultura lo spettacolo Hedy Lamarr ve la racconto io, in cui la fisica e scrittrice racconta la storia della celebre attrice e inventrice austriaca Hedy Lamarr che, dopo una vita avventurosa divisa tra il cinema e la scienza, inventò durante la Seconda Guerra Mondiale un sistema precursore del wifi.
Ebraica Festival ospita per questa edizione a Palazzo della Cultura, la mostra “Visionari” in collaborazione con il Peres Center for Peace & Innovation un percorso fotografico attraverso i ritratti di visionari e pionieri israeliani ed ebrei artefici di invenzioni, progetti e startup legati alla medicina, alla tecnologia, alle scienze e alla cibernetica.
La partecipazione al Festival è libera sino ad esaurimento posti e con obbligo di prenotazione su Eventbrite.
com.unica, 21 giugno 2024