Time in Jazz, su il sipario sulla trentasettesima edizione: da giovedì 8 agosto a venerdì 16 si rinnova l’appuntamento con il festival internazionale fondato nel 1988 e diretto da Paolo Fresu, in programma secondo la consueta formula itinerante tra il suo paese natale, Berchidda (Sassari), e altri centri e località del nord Sardegna: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania e Viddalba. Un’edizione che si presenta al varo fresca del prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica che il Capo dello Stato ha voluto destinare alla manifestazione quale suo premio di rappresentanza.

Un cartellone fitto di eventi, musicali ma non solo, che si susseguono dal mattino alla notte, caratterizza ancora una volta il festival, quest’anno sotto il titolo “A Love Supreme”, preso in prestito dallo storico disco di John Coltrane: una pietra miliare nel cammino del jazz, “un inno all’amore universale e alla pace oltre che un’invocazione al Divino che travalica il sacro e aspira a connettere l’afflato creativo con l’ignoto tramite una preghiera laica fatta di suono e melodia, canto e silenzio”, come scrive Paolo Fresu nelle sue note di presentazione, ricordando come il tema di questa edizione si ponga in continuità con le ultime due precedenti: dopo quella del 2022 fa all’insegna di “Rainbow”, con un riferimento alla pace e al tema della diversità, e quella scorsa sotto il titolo “Futura”, “non poteva dunque che essere “A Love Supreme” il motivo conduttore della trentasettesima edizione di Time in Jazz. Tema teso tra passato e futuro per sottolineare, soprattutto in questo difficile momento di conflitti e barriere, quanto il cuore dell’uomo debba sempre battere all’unisono, anelando all’amore supremo, capace di renderci tutti uguali”.
Folto e assortito, come sempre, il cast degli artisti in cartellone: sul palco allestito nella Piazza del Popolo, teatro dei concerti serali, si avvicenderanno jazzisti di caratura internazionale come il sassofonista Kenny Garrett, il trombettista Theo Croker, il pianista Omar Sosa in duo con Paolo Fresu; e poi Vinicio Capossela, Frida Bollani Magoni, Nicola Conte, il progetto “Drops”di Tino Tracanna, Bonnot e Roberto Cecchetto con il rapper Tormento. Tra i concerti “in decentramento” rientrano in un ambito più prettamente jazzistico le proposte di Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Glauco Venier, Danilo Blaiotta, Gianrico Manca, il Living Coltrane Quartet con l’attrice Daniela Morozzi; altri suoni e altre voci si ascolteranno invece con Chiara Civello, Francesca Gaza, Olivia Trummer, Mauro Campobasso e Mauro Manzoni; e poi con l’omaggio a Fabrizio De André di Neri Marcorè, Scarlet Rivera e i Borderlobo, il reading musicale sul “Pinocchio” di Collodi con Lella Costa, Paolo Fresu e Glauco Venier, il progetto “Spiritus” di Maurizio Camardi, Sergio Cossu e Mauro Palmas; fiato alle trombe con la banda “Bernardo De Muro” di Berchidda e con le parate musicali della Rusty Brass; sonorità fra tradizione e innovazione con Bruno Camedda, Asael Camedda e Giamichele Lai, e con l’organetto di Pierpaolo Vacca e i suoi ospiti, tutte le sere dopo i concerti sul palco di piazza del Popolo: Michele Piccione, Arrogalla, Zamua, Omar Terky, Dj Cris, Fabio Calzia. Ancora musica con i dj set di Renton e con il FestivalBar, la vetrina di formazioni e solisti ospitata dai bar berchiddesi: protagonisti WilliBoy Taxi, Menion, Michele Angius, Rocco Del Pozzo e Alessandro Baro, Valucre Special Trio.

Insieme al ricchissimo programma musicale, il festival propone anche quest’anno un ampio ventaglio di altre iniziative: la proiezione del film “Berchidda Live”, che i registi Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi hanno tratto dai materiali dell’archivio di Time in Jazz; le mostre: quella delle fotografie scattate nella scorsa edizione del festival da Andrea Rotili e Paolo Soriani, quella delle tavole originali del libro “Crescendo” di Alessandro Sanna, e CasArt, l’esposizione stabile con le opere della Collezione di Arte contemporanea nata nel 1997 grazie al contributo degli artisti presenti in passato al festival; e poi ancora presentazioni di libri e incontri con i loro autori: Ashley Kahn, Luigi Manconi, Franco Lorenzoni, Luigi Onori, Reno Brandoni.

Immancabili anche le attività di promozione e sensibilizzazione ambientale: tra queste, la collaborazione, per il terzo anno consecutivo, con Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. Dopo l’esordio nella scorsa edizione, ritorna anche “Un’ora in più”, l’iniziativa con cui Time in Jazz invita il pubblico, dopo i concerti in decentramento, a trattenersi per scoprire e conoscere meglio i luoghi di volta in volta raggiunti dal festival.

Si rinnova poi l’impegno che Time in Jazz porta avanti per il sesto anno con Time to Children, il progetto dedicato alle bambine e ai bambini, curato dalla violinista e didatta Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gori e dell’associazione Nazionale Il Jazz va a Scuola, e con il sostegno del Banco di Sardegna. Dal 9 al 15 agosto, dunque, negli spazi di “Sa colte ‘e s’oltiju”, il giardino accanto a Sa Casara (l’ex caseificio oggi sede dell’associazione Time in Jazz), bambini, ragazzi e adulti saranno accompagnati nell’esplorazione del tema di questa edizione del festival, l'”Amore supremo” attraverso laboratori, spettacoli e incontri con educatori, attori e musicisti: tra i protagonisti dei vari appuntamenti Franco Lorenzoni, Roberta Passoni, Emma Galeotti, Reno Brandoni, Eliana Danzì, Pier Mario Giovannone, André Casaca, Flavia Marco, Giancarlo Biffi.
È dunque un ricco e assortito cartellone, come nella migliore tradizione del festival, quello allestito dall’associazione culturale Time in Jazz con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti in questa edizione, della Fondazione di Sardegna, del Gruppo Unipol, del Banco di Sardegna, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e di Biorepack, mentre Radio Monte Carlo si conferma radio ufficiale di Time in Jazz.

Il programma nel dettaglio è disponibile sul sito www.timeinjazz.it e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram del festival.

com.unica, 6 agosto 2024

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