Una terza guerra mondiale? Aiutiamo chi la previene davvero
La retorica della paura e la realtà strategica: per lo storico Timothy Snyder il sostegno all’Ucraina crea le condizioni per evitare un conflitto globale.
Nel panorama delle grandi crisi internazionali, la guerra di aggressione russa all’Ucraina emerge come uno spartiacque cruciale, non solo per il destino dell’Europa, ma anche per il fragile equilibrio globale. Timothy Snyder, uno dei maggiori storici contemporanei e osservatore di dinamiche geopolitiche, in un articolo pubblicato sul suo blog mette in guardia contro il pericolo di sottovalutare il ruolo che l’Ucraina sta giocando nel contenere le fiamme di un conflitto mondiale.
“Se la casa del tuo vicino è in fiamme, non puoi fermare i vigili del fuoco che hanno il compito di spegnere l’incendio”, scrive Snyder, sottolineando come la resistenza ucraina rappresenti un baluardo contro la diffusione del conflitto. Gli ucraini, nonostante costi umani inimmaginabili, stanno combattendo non solo per la propria sopravvivenza, ma anche per preservare la sicurezza collettiva. La loro lotta contro l’invasione russa ha evitato che il conflitto si estendesse oltre i confini nazionali, mantenendolo confinato in un unico teatro di guerra.
Lo storico individua tre scenari di rischio per una terza guerra mondiale e spiega come l’azione ucraina li stia mitigando:
Escalation in Europa. L’invasione russa, cominciata nel 2014 e poi su scala molto più ampia nel 2022, avrebbe potuto trasformarsi in un conflitto europeo. La resistenza ucraina ha invece mantenuto la guerra confinata, evitando un’espansione che avrebbe coinvolto l’intero continente.
Il Pacifico. Una vittoria ucraina permetterebbe di inviare un messaggio forte a potenziali aggressori come la Cina, scoraggiandola da un’invasione di Taiwan. Secondo i leader taiwanesi, il successo ucraino è la migliore garanzia per la pace in Asia.
Proliferazione nucleare. La guerra nucleare diventa molto più probabile quando più paesi possiedono armi nucleari. La resistenza ucraina lo previene. La Russia ha ricattato l’Ucraina con minacce nucleari dal febbraio 2022. Se gli ucraini avessero ceduto a questo ricatto nucleare e non avessero resistito, il mondo sarebbe ora coperto di armi nucleari. La lezione sarebbe stata che ogni paese che non le possiede deve costruirle per resistere a minacce come quelle della Russia. Ma l’Ucraina ha resistito. Se smettiamo di sostenere l’Ucraina, non solo uccidiamo le persone che ci hanno reso sicuri, ma creiamo un mondo in cui le armi nucleari si diffondono e la guerra nucleare diventa molto più probabile.
Snyder denuncia poi il rischio di cedere all’isteria, alimentata dallo stesso Vladimir Putin e condivisa anche da uomini come Donald Trump. “Credere nel mito del Grande Uomo Forte, che promette soluzioni semplici, è pericoloso”, avverte lo storico. Putin sfrutta la retorica nucleare per seminare paura, mentre Trump diffonde l’illusione di una risoluzione immediata del conflitto, ignorando le complesse dinamiche in gioco. Entrambe queste narrazioni rischiano di indebolire il sostegno internazionale all’Ucraina, aumentando le probabilità di un conflitto su scala globale. La resistenza ucraina, ricorda Snyder, ha avuto un costo umano immenso, paragonabile alle perdite statunitensi nelle due guerre mondiali. Decine di migliaia di vite sono state sacrificate, milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case. Eppure, questo sacrificio ha creato uno spazio di sicurezza per il resto del mondo. “La loro lotta ci consente di ascoltare le nostre paure senza affrontare le realtà strategiche”.
Pertanto sostenere l’Ucraina non è solo un dovere morale, ma una scelta strategica per garantire la stabilità globale, ribadisce lo storico americano. Non può essere conclusa ascoltando la propaganda di chi l’ha iniziata, né le promesse di chi promette una pace magica. Abbandonare chi sta combattendo per la nostra sicurezza significherebbe non solo tradire il loro sacrificio, ma anche aprire la strada a nuovi conflitti e all’espansione delle armi nucleari. “Nessuno sano di mente vuole una terza guerra mondiale – conclude Snyder. Quindi, non provochiamola abbandonando chi la sta prevenendo”.
com.unica, 26 novembre 2024
(a cura di Sebastiano Catte, fonte snyder.substack.com)
*L’immagine in alto è stata generata con l’intelligenza artificiale.