Questo titolo invita a riflettere su come le tradizioni natalizie siano cambiate perché la verità è che siamo cambiati tutti noi.

Oggi, in un mondo sempre più digitale e frenetico, la generosità sembra essere un valore in declino.

Pensiamo a quanto sia difficile oggi fare opere buone, costa tutto molto di più , molti sono senza lavoro o hanno un lavoro precario o mal pagato.

Ma solo donando una parte di noi stessi, abbiamo la sensazione di essere migliori e tuteliamo il sentimento della fiducia.

È vero abbiamo tutti meno soldi, ma è vero anche che scegliamo male come spenderli e poi mi piace ricordarci che siamo veramente tanti al mondo e se ognuno donasse anche pochi euro per sostenere i più bisognosi le donazioni sarebbero comunque sempre molto sostanziose, quindi non sentitevi mai ridicoli a donare poco, è una corruzione dell’animo, vi depista, pensate che è sempre tantissimo anche il poco che destinate ad altri!

Oggi giorno siamo circondati da oggetti elettronici e tecnologia che seppur molto importanti per lo sviluppo delle scienze che in molti casi offrono speranze mediche e qualità della vita, delle volte sono mal usati e paradossalmente ci indebitano allontanandoci dagli altri.

La solitudine e la tristezza sembrano ormai essere compagne costanti in ogni periodo dell’anno anche nelle festività.

Non bastano più i regali materiali a colmare il senso di insoddisfazione che molti di noi provano.

Immaginate ora di investire 1500 euro, sono molti soldi anche più di uno stipendio per molti. Con questi soldi potremmo regalarci un piccolo viaggio, un abbonamento a teatro o all’auditorium della musica per tutta la famiglia. Un modo per vivere esperienze insieme, per creare ricordi autentici e non solo pixel su uno schermo.

Perché non è il cellulare a renderci felici, ma le relazioni e i momenti condivisi, gli appuntamenti con la vita reale.

Oggi, invece di spendere per oggetti che ci isolano, possiamo scegliere di investire del tempo da trascorrere con chi amiamo.

Regalare esperienze significa nutrire l’anima e costruire legami più profondi.

Quindi, a Natale, invece di chiederci se siamo tutti più buoni, chiediamoci se siamo disposti a essere generosi con noi stessi e con gli altri nel modo giusto.

La vera generosità non sta solo nel dare, ma nel condividere momenti significativi che possono arricchire le nostre vite e quelle degli altri.

Facciamo in modo che questo Natale sia un’opportunità per riscoprire noi stessi e la bellezza delle relazioni umane e della comunità in cui viviamo.

Ilaria Pisciottani, com.unica 22 dicembre 2024

*Foto di Ilaria Pisciottani

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