Nello scenario dell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, Giorgia Meloni ha risposto oggi alle domande sui principali temi dell’agenda politica nazionale e internazionale. La conferenza stampa, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare, è stata un concentrato di dichiarazioni che gettano luce sulle priorità del governo.

“Non ritengo di dovermi difendere dall’accusa di comprimere la libertà di stampa,” ha esordito Meloni, rispondendo alle critiche rivolte al suo governo nei giorni scorsi. Ha rivendicato un approccio di rispetto verso il lavoro giornalistico, ma ha anche sollevato preoccupazioni sul ruolo di alcuni media nel distorcere la realtà. “Mi piacerebbe che da qui provassimo a ripartire con un piede diverso: io assicuro rispetto, e chiedo lo stesso rispetto per il nostro operato.” Riguardo alle nuove normative sull’uso delle ordinanze di custodia cautelare, Meloni ha chiarito: “Non c’è nessuna limitazione del diritto di informare. Si chiede solo ai giornalisti di non fare copia e incolla di documenti che contengono dati sensibili.”

Molte domande hanno riguardato la stretta attualità a partire dalla liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran. “Tra le tante responsabilità che ho, poche emozioni sono paragonabili a quella di comunicare a una madre che sua figlia sta tornando a casa,” ha detto con voce carica di emozione. La Premier ha poi ringraziato la diplomazia italiana e ha sottolineato l’importanza della discrezione in casi così delicati. Sul caso parallelo di Mohammad Abedini, ingegnere iraniano arrestato in Italia, Meloni ha precisato che la questione è al vaglio del Ministero della Giustizia. “Il lavoro è ancora complesso e richiede ulteriori interlocuzioni con gli amici americani.”

Meloni ha poi affrontato le polemiche sui presunti accordi con SpaceX per la sicurezza delle telecomunicazioni italiane. “Non ho mai parlato con Musk di queste vicende, ma è mia responsabilità garantire la sicurezza delle comunicazioni sensibili del nostro Paese.” Ha respinto le accuse di favoritismi, citando casi analoghi in cui aziende private hanno offerto servizi cruciali, come Microsoft per i data center. “Musk non è un pericolo per la democrazia,” ha aggiunto, sottolineando invece le “ingerenze” di altri attori globali come George Soros, definendole più preoccupanti.

Sul fronte internazionale, la Premier ha parlato del suo recente incontro con Donald Trump, descrivendolo come un dialogo “solido e promettente”. “Due leader conservatori possono rafforzare la convergenza tra Italia e Stati Uniti, portando benefici per l’intera Unione Europea.”

Meloni si è detta fiduciosa che Trump continuerà a sostenere l’Ucraina, sottolineando che il suo approccio combina diplomazia e deterrenza. “La guerra in Ucraina doveva durare tre giorni; siamo quasi a tre anni. Grazie al coraggio degli ucraini e al nostro sostegno, la Russia si è trovata in una situazione di stallo.”

In ambito economico, Meloni ha elencato i successi del suo governo, dal calo della disoccupazione al taglio del cuneo fiscale. “Abbiamo concentrato le risorse sui redditi bassi e ora vogliamo dare un segnale al ceto medio.” Sul caso Stellantis, la Premier ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto. “Lavoriamo per proteggere i lavoratori e garantire la competitività del settore automobilistico italiano.”

La riforma del sistema giudiziario resta una priorità. “Vogliamo un sistema più efficiente e trasparente, con tempi processuali più rapidi e una maggiore fiducia da parte dei cittadini.” Ha inoltre affrontato il tema della separazione delle carriere nella magistratura, difendendo la posizione del governo nonostante le critiche ricevute.

com.unica, 9 gennaio 2025

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