Si è svolto ieri a Roma, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto (Camera dei deputati), il convegno organizzato dal Garante per la protezione dei dati personali, dal titolo “Le sfide dell’IA – La protezione dei dati nell’era del cambiamento”. L’evento, che ha celebrato la 19^ Giornata europea della protezione dei dati personali, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e professionisti del settore, con un focus particolare sulla sicurezza e la privacy nell’era dell’intelligenza artificiale.

Ad aprire i lavori, con i saluti istituzionali, la Vicepresidente della Camera dei deputati, Anna Ascani. A seguire, gli interventi da parte di esperti del settore pubblico e privato, tra cui il Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione e il Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), Bruno Frattasi.

Stanzione, in particolare, ha sottolineato come “l’IA si delinea sempre più quale general-purpose technology, tecnologia suscettibile di influenzare un intero sistema economico, su scala, ovviamente, non solo nazionale. È essenziale”, ha aggiunto, “adottare un approccio proattivo da parte delle istituzioni e dei legislatori per garantire che i diritti dei cittadini siano sempre tutelati”. Per il Garante, l’adozione crescente di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale porta sfide mai affrontate prima in termini di protezione dei dati personali. “Ritenendolo neutro, all’algoritmo si affidano scelte progressivamente più importanti, attendendosene prevedibilità e infallibilità ma sottovalutandone, spesso, il potere trasformativo e l’attitudine a cristallizzare, talora, i pregiudizi di chi lo progetta”.

Per il Direttore generale di ACN, Bruno Frattasi, “il tema di fondo è quello del conflitto tra la tecnica che si evolve e tende a svilupparsi secondo proprie regole e la sua regolazione oggettiva, che rischia di arrivare perennemente in ritardo, come per una sorta di paradosso”. “Tale conflitto – ha spiegato Frattasi – trova risposta nel Regolamento europeo che ha previsto che ogni singolo Stato membro crei delle sandbox regolatorie, ovvero degli spazi controllati di sperimentazione normativa, che prevedono anche il coinvolgimento delle Autorità nazionali per la tutela dei dati personali. E questo vale per l’IA come per tutte le altre tecnologie emergenti”. Per il Direttore, la strategia da seguire è quella di “fare spazi di sperimentazione normativa ed applicarli a tutti gli ambiti toccati dagli aspetti tecnologici innovativi”.

Il convegno ha visto anche l’intervento dei Ministri Marina Calderone, Guido Crosetto e Orazio Schillaci, del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale (AGID), Mario Nobile, nonché di numerosi altri esponenti delle istituzioni, che hanno partecipato alle sessioni di dibattito su tematiche relative alla protezione dei dati, alla sicurezza informatica e al ruolo dell’intelligenza artificiale nei settori strategici.

Moderato dal giornalista Bruno Vespa, l’incontro ha offerto una panoramica completa delle politiche in atto e delle sfide future, confermando l’importanza di un approccio armonizzato e condiviso per affrontare le sfide di un mondo sempre più digitale.

com.unica, 31 gennaio 2025

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