Una magnifica serata alla Biblioteca civica di Pinzolo con l’ultimo libro di Goffredo Palmerini “Ti racconto così”
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PINZOLO (Trento) – È stata una magnifica serata quella di ieri a Pinzolo, nella bella Biblioteca comunale, dove è stato presentato l’ultimo libro del giornalista e scrittore Goffredo Palmerini “Ti racconto così” (One Group Edizioni, 2024). Grande attenzione e tante emozioni hanno caratterizzato l’incontro aperto dall’intervento del sindaco ing. Michele Cereghini, dalle annotazioni della dr. Carla Maturi, direttrice della Biblioteca civica, e poi del dr. Loreto Leone, aquilano che da oltre trent’anni vive nella splendida cittadina turistica della Val Rendena e già funzionario del Comune di Pinzolo e Giudice onorario a Trento. È seguito l’intervento dell’autore Goffredo Palmerini, che ha spaziato dalle meraviglie della sua città, L’Aquila, che sta completando la sua rinascita dalle lacerazioni inferte dal terremoto del 2009 e che si avvia a vivere nel 2026 il ruolo di città Capitale italiana della Cultura, associato a quello di Capitale del Perdono, della Riconciliazione e della Pace che papa Francesco le ha riconosciuto il 28 agosto 2022 aprendo la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per la Perdonanza, il primo giubileo della storia della cristianità istituito da papa Celestino V nel 1294 nell’atto della sua incoronazione.
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Biblioteca comunale, Pinzolo
Sul filo emozionale delle bellezze e delle singolarità di una città particolare sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1254 non per caso, ma su un progetto armonico realizzato dalla federazione di una settantina di Castelli fondatori, come mai era avvenuto fino ad allora nella storia dell’urbanesimo, lo scrittore ha richiamato l’attenzione sull’immenso patrimonio d’arte, cultura, paesaggi incomparabili e tradizioni della nostra Italia. Poi ha parlato dell’altra Italia, quella degli 80 milioni di italiani nel mondo essenza della grande emigrazione, una delle più immani diaspore dell’umanità che in poco più di un secolo vide quasi lasciare il Paese 30 milioni di nostri connazionali verso le terre di oltremare. Il suo ultimo libro, il quindicesimo di una serie che ancora promette altre sorprese, racconta anche questo. Racconta storie di vita, le bellezze del Belpaese e in particolare della provincia italiana, scrigno di insospettabili meraviglie, poi reportage di viaggi all’estero, eventi straordinari, personaggi che in Italia e nel mondo hanno lasciato un’impronta significativa, rendendo onore alla terra che li ha generati. Insomma, un libro denso di orgoglio, di speranza, di coraggio ed ottimismo.
Il libro, come molti dei suoi, è una selezione ragionata di scritti e articoli pubblicati nel corso di un anno sulla vastissima rete di giornali, riviste e testate on line con la quale l’autore collabora, sia in Italia che all’estero. Lo connota una narrazione intrigante e coinvolgente su fatti e argomenti che destano fortemente attenzione e curiosità, tenuti insieme dal filo rosso che ricongiunge le due Italie, dentro e fuori i confini. L’altra Italia, quella all’estero, è ancora poco conosciuta, specie dalle nostre classi dirigenti, eppure è ricca di straordinari talenti che in più generazioni sono riusciti a conquistarsi il rispetto, la stima e il prestigio grazie alla laboriosità e alla loro creatività in ogni campo, rendendo onore all’Italia. Non poteva mancare un richiamo all’emigrazione trentina nel mondo, in particolare negli Stati Uniti e in America Latina, specie nel sud del Brasile in Rio Grande do Sul e in Argentina. E quella specifica di Pinzolo, irraggiata attraverso la maestria artigiana degli arrotini della Val Rendena, diventata famosa nel mondo come ricordano le lastre quadre di granito chiaro poste sul marciapiede di Corso Trento, sulle quali sono incisi i nomi delle città d’ogni continente dove l’emigrazione di questa parte del Trentino si è maggiormente diretta ed insediata.
Infine Palmerini ha espresso la gratitudine imperitura dell’Aquila per la solidarietà operosa che le comunità del Trentino hanno generosamente apprestato dopo il terremoto del 2009 in soccorso alla popolazione duramente colpita dal sisma. Una vicinanza affettuosa e fraterna che a Paganica, popolosa frazione della città capoluogo d’Abruzzo, è stata segno luminoso del forte legame di gemellaggio tra i Gruppi Alpini di Paganica e Pinzolo, nato nel 2005 ed alimentato con periodici scambi di visite. Un rapporto rafforzato nel 2023 anche dal gemellaggio tra le Bande musicali dei due centri e dalle visite che il Coro della Portella ha tenuto a Pinzolo, l’ultima nell’ottobre scorso, per via del forte legame di amicizia con il locale Coro della Presanella. Non potremo mai dimenticare che già l’8 aprile 2009, ad appena due giorni dal sisma, la Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento era a Paganica con il suo Campo base e con tutta l’efficienza operativa, mentre i volontari trentini già montavano uno dei Campi di accoglienza per la popolazione. E in quello stesso giorno giungeva da Trento il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, accompagnato dal sindaco di Pinzolo William Bonomi e da Loreto Leone, per una ricognizione delle necessità più urgenti, cui seguirono nei mesi dell’emergenza numerose opere pubbliche realizzate per favorire la rinascita della vita sociale dei cittadini e tant’altro ancora.
Presenti all’evento anche una trentina di persone aquilane, un gruppo della Parrocchia Universitaria dell’Aquila che dall’8 al 15 febbraio, in una settimana di sport invernali sugli impianti di Pinzolo e Madonna di Campiglio e con momenti spiritualità sotto la guida di don Federico Palmerini, è stato ospitato nell’accogliente struttura salesiana Casa Alpina Don Bosco di Carisolo, a un chilometro appena dall’abitato di Pinzolo.
com.unica, 14 febbraio 2025