La cultura francese nel mondo d’oggi

Due giornate di riflessione nel Forum promosso dall’Accademia ETERNORAMA
Durante le due sessioni Zoom del 22 e 23 febbraio 2025 per l’area francofona ̶ condotte dal prof. George Onsy (Cairo, Egitto), come fondatore e presidente dell’associazione culturale RRM3 – RINASCIMENTO RENAISSANCE MILLENNIUM III, in sintonia con la ONG GPLT- Global Peace Let’s Talk (UK) ̶ sono stati trattati temi importanti inerenti alla cultura francese ed alle sue connessioni con il mondo di oggi.
In qualità di CEO/Direttrice Esecutiva del Movimento Internazionale RRM3, chi qui scrive questo report, dopo il saluto di benvenuto, ha introdotto la riunione, illustrando a grandi linee il Forum francofono dell’Accademia ETERNORAMA, con oltre 13 lingue su Facebook, creato dalla mente brillante del prof. Onsy.
L’Accademia ETERNORAMA è nata in collaborazione con la rivista culturale “Millennium Renaissance – The Awated Mindshift“, giunta alle soglie della sua terza pubblicazione, online e cartacea, e che ha già ottenuto un enorme successo di pubblico, debuttando nei tredici gruppi linguistici ETERNORAMA presenti su Facebook.
In sintesi, RINASCIMENTO – Millennio III lavora soprattutto per il futuro dell’Europa, preoccupandosi anche della sua rapida trasformazione demografica, che ne modificherà radicalmente l’identità, e della gestione dei conflitti presenti e futuri nati dall’inevitabile divario tra la laicità dei governi europei e i diversi livelli di comprensione e pratica delle religioni. La CEO di RRM3 ha poi passato la parola al Presidente Prof. George Onsy (Cairo, Egitto).
“Cari amici francesi, francofoni e tutti coloro che apprezzano la cultura francese che ha dato molto al nostro mondo. Sì, nostra carissima Francia… non dimenticheremo mai LO SPIRITO DELLE LEGGI di Montesquieu; né l’impressionismo e il surrealismo, né Cartesio, né Molière, né Chateaubriand, né Giovanna d’Arco; il secolo dell’Illuminismo e altri che hanno compiuto passi straordinari nel lungo cammino della storia umana. Ma soprattutto; il tuo sublime motto: LIBERTÀ FRATELLANZA UGUAGLIANZA pur sapendo che la libertà non esclude il rispetto. È anche la libertà di non seguire le grandi potenze che oggi dominano il nostro mondo. La fratellanza non è possibile senza l’uguaglianza. Sì, è una Fraternità che accoglie tutti per uno scambio equilibrato di culture, pur mantenendo sempre l’identità della patria il cui inno nazionale risuona eternamente nelle nostre orecchie, in un momento in cui i cambiamenti demografici potrebbero rivelarsi tragici in futuro per i Paesi che ignorano o quantomeno dimenticano le proprie radici.
Cari amici… Ho appena menzionato: L’INDIPENDENZA… LA PATRIA o IL PAESE… LE RADICI… e… IL FUTURO, vediamo ora come il fedele figlio della Francia, Victor Hugo ne parlerà con parole sue durante un breve dialogo con me, simile a quelli che avevo fatto con il mio eroe e il mio libro in Europa “DIALOGUES ACROSS THE CENTURIES” – “DIALOGHI ATTRAVERSO I SECOLI” A DIALOGUE WITH VICTOR HUGO – UN DIALOGO CON VICTOR HUGO.
G. Onsy- Caro Victor, vorrei sapere come hai visto la gloria della Francia durante il tuo tempo.
V. HUGO- Avremo questi grandi Stati Uniti d’Europa, che incoroneranno il vecchio mondo come gli Stati Uniti d’America incoroneranno il nuovo.
G- Ma per arrivarci dobbiamo avere la libertà di scegliere l’indipendenza dall’impero del nostro mondo odierno.
V- Siamo un popolo orgoglioso del suo motto: LIBERTÀ.
G- Vorrei quindi completare la citazione che hai detto una volta: “Chi ha la libertà deve avere anche la volontà”.
V- Sì, salviamo la libertà, la libertà salva il resto.
G- Ma lei crede che con questa leggendaria libertà la Francia diventerà davvero la leader dell’Europa?
V- L’Europa non potrà essere in pace finché la Francia non sarà felice. Dico sempre che salvare Parigi non significa solo salvare la Francia, significa salvare il mondo. Ciò che Parigi consiglia, l’Europa medita; Ciò che Parigi inizia, l’Europa continua.
G- Parli molto bene di Parigi V- Sì; Respirare Parigi preserva l’anima.
G- Quindi, parlando di Parigi, ricordi a tutti i francesi le loro radici.
V- Sì, lo ripeto sempre: cambiate le vostre opinioni, mantenete i vostri principi; cambia le foglie, mantieni intatte le radici.
G- Le radici, la ricca eredità del passato?
V- Sì, credo nell’unità, nella perseveranza, nella logica, nell’adesione di ieri con domani. quello che ero ieri, sarò domani. L’uomo oggi semina la causa, domani Dio matura l’effetto.
G- Oh, tu parli di Dio, ma coloro che sono orgogliosi della libertà di pensiero saranno d’accordo con te quando si tratta del futuro?
V- Il futuro non appartiene a nessuno! Il futuro appartiene a Dio! Ogni volta che scocca l’ora, tutto quaggiù ci saluta.
G- Tuttavia, molti di coloro che arrivano a deridere tutto non credono nell’esistenza di Dio.
V- Dio è dietro ogni cosa, ma ogni cosa nasconde Dio. Dio è l’invisibile ovvio.
G- Caro Victor Hugo; ci stai facendo la predica, non è vero?
V- No; ma dico semplicemente che per Dio, – fissiamo ancora una volta il significato di questa parola, – intendiamo l’infinito vivente.
G- Allora è il poeta Hugo a parlare.
V- Non sei un poeta? La poesia è la stella che conduce i re e i pastori a Dio.
G- Forse dobbiamo trovare questa stella, ma dove?
Quando cerchiamo Dio, l’amore dice: di qua!
G- Davvero?
V- Sì, sì… Dio è il giorno sconfinato e infinito che dice: io amo.
G- Amare… amare se stessi, amare gli altri, amare la propria patria, amare la vita.
V- Certamente, amare è assaporare, tra le braccia della persona amata, la quantità di cielo che Dio ha messo nella carne.
Il bellissimo dialogo con Victor Hugo conclude la sua trattazione trasportandoci in un’atmosfera metafisica in cui egli si interroga, attraverso il dialogo con lo scrittore, sul futuro cella Francia. Meraviglioso viaggio a ritroso nel tempo come in
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L’introduzione di Cinzia Rota (Italia), scrittrice, poetessa, grafica ed esperta di media, nella qualità di mediatrice professionale e commentatrice in francese delle due sessioni di Zoom meeting, è di seguito riportata in sintesi: “Ho trascorso 10 anni della mia vita in Francia lavorando nello sviluppo del patrimonio artistico, culturale e territoriale attraverso le prime piattaforme web della Camera Nazionale del Commercio e del Turismo Francese. Mi piace pensare che una comunicazione globale possa aiutare le relazioni umane. L’Arte e la Cultura rappresentano un potente mezzo che, unito ad un approccio empatico, diventa una risorsa essenziale per la sopravvivenza dell’anima e un simbolo importante di pace e connessione fra le persone.”
Cao Shui (Cina), poeta e organizzatore di Festival – “Parigi è in declino: gloria e sfide della cultura francese” – Estratto: “Quando ripenso allo sviluppo del pensiero umano, molte delle sue origini possono essere rintracciate lì, ma vediamo anche che la Francia di oggi sta lentamente sprofondando. Gli Stati Uniti, la Cina, la Russia e l’India sono diventati importanti centri d’influenza. I cinesi sperano sempre che il Rinascimento cinese possa influenzare il mondo, come ha fatto il Movimento della Grande Poesia da me avviato”.
Gordana Saric (Montenegro), poetessa, scrittrice, artista – Ha illustrato con dovizia di particolari -durante le due sessioni di Zoom, incantando i partecipanti con le sue poesie in francese e le sue canzoni – la ricchezza della lingua francese sotto il profilo culturale e pacifista e in qualità di ex docente di francese. Per lei l’integrazione culturale si afferma nel segno della pace e della tolleranza tra i popoli. Ha recitato, a conclusione del suo intervento, alcune poesie e cantato in francese.
Orlando Simiele (Francia) – Come poeta e scrittore, ambasciatore di pace attraverso i suoi libri pubblicati, poesie e scritti, vive e lavora in un comune francese dell’Alta Savoia vicino a Ginevra. Secondo lui i sentimenti di umanità, di pace e di unità dovrebbero marciare insieme e l’acme è rappresentato da questo importante incontro. Volontà e libertà vanno di pari passo, la Francia e la sua capitale Parigi devono quindi rappresentare la cosiddetta pace per tutti coloro che cercano una priorità a livello europeo.
Isabella Sordi (Italia), poetessa e scrittrice – Il suo intervento si basa principalmente sulla necessità di suscitare la capacità di emozionarsi e di provare sentimenti attraverso l’arte. Cita, a tal proposito, la cultura francese. Questa capacità manca nel mondo attuale e dev’essere trasmessa in particolare ai giovani, uomini del domani, per diffondere il concetto dei Diritti Umani e del bene primario dell’umanità che è la Pace. Al termine del suo intervento Isabella legge una sua poesia sul tema. Recita alla fine del suo intervento una poesie in francese.
Abu Zubier (Francia) “Il contributo della cultura francese nel mondo di oggi” – “La cultura francese è sempre stata una guida per l’arte, la filosofia e il cambiamento sociale. Anche oggi, in un mondo che affronta crisi e trasformazioni, l’influenza della Francia è onnipresente. Prendiamo ad esempio la letteratura. Victor Hugo, uno dei più grandi scrittori francesi, non si è limitato a scrivere storie: ha parlato a nome dell’umanità. Il suo romanzo “Les Misérables” è più di un libro, è una voce potente a favore della giustizia, della compassione e delle lotte delle persone comuni. Le sue parole continuano a ispirare movimenti per i diritti umani e l’uguaglianza in tutto il mondo. In filosofia, pensatori come Voltaire, Rousseau e Sartre hanno plasmato idee di democrazia, libertà ed esistenzialismo, idee che influenzano ancora oggi il modo in cui vediamo la società e noi stessi. Lo stesso dicasi in ambito artistico, cinematografico, culinario, dibattiti sui cambiamenti climatici, sull’etica dell’intelligenza artificiale e sui diritti umani. Il Paese ha avuto un ruolo fondamentale nell’accordo di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico e continua a promuovere dibattiti etici sull’intelligenza artificiale e il cinema francesi continuano a superare i confini della creatività.”
Saint Gabriel /Francia) – In sintesi, dopo una profonda riflessione sociologica e politica, il professore universitario traccia in sintesi le dicotomie del sistema politico della Francia attuale e l’incapacità ricorrente a dialogare con i popoli immigrati. Poi si sofferma sull’aspetto prettamente linguistico, ossia di una storia che incontra una lingua. Il principio della scrittura è, a suo parere, quello di fare di una lingua una pratica del linguaggio.
Ada Rizzo (Italia), scrittrice e poetessa, fondatrice di una ONG in Kenya. Attraverso la sua attività letteraria di prosa, poesia e promozione culturale volontariato in Africa sostiene la pace, i diritti umani, e soprattutto le donne vittime di violenza. Nel suo intervento ha evidenziato l’evoluzione della letteratura e le sinergie attuali tra Francia ed Italia.
Letizia Caiazzo (Italia), dall’alto della sua eclettica esperienza di artista, poetessa e scrittrice, ha sottolineato come la cultura francese non stia scomparendo, ma come si sia adattata e trasformata, guadagnando nuova influenza attraverso il soft power e mantenendo la sua rilevanza nel mondo contemporaneo.
Mirela Leka-Xhava (Francia), autrice di cinque libri in albanese e francese, con una formazione letteraria anche come ex bibliotecaria, ha fatto un rapido excursus sulla situazione attuale della cultura francese accennando, in particolare, a poeti e filosofi del XVIII secolo come Voltaire, Rousseau, Montesquieu (nome che ha ispirato la sua raccolta di poesie: Les Fleurs de la rue Montesquieu), attraverso la filosofia dell’Illuminismo e umanistica fino a quella rinascimentale. Inoltre, secondo lei, alla fine del suo esaustivo intervento, è opportuno educare i bambini alla pace. In conclusione, il mondo ha bisogno di un cambiamento e le parole hanno il potere di cambiarlo.
Hamid Med Boumlik (Marocco). La cultura francese in Marocco ha subito un leggero declino negli ultimi anni rispetto agli anni passati, quando l’accesso alla cultura francese, attraverso i suoi istituti e centri culturali, era quasi gratuito. La cultura francese e la lingua francese sono strettamente legate alla politica gestita dal Ministero della Cultura francese. La cultura francese dovrebbe affrontare e resistere al cambiamento e alla mutazione che il mondo di oggi e di domani sta attraversando, in particolare all’ondata digitale e all’intelligenza artificiale in particolare.
Tina Ferreri (Italia) è intervenuta alla fine della riunione adducendo un suo intervento poetico.
Frederique Racibor (Francia), intervenuta via Messenger, ha sollevato una questione essenziale: il posto e la percezione della cultura francese nel mondo odierno. Ha espresso preoccupazione per una possibile cancellazione o per la crescente indifferenza verso un patrimonio che è comunque ricco e influente. L’appello di questo testo è un invito alla riflessione: la cultura di un popolo ha bisogno di essere difesa attivamente o si plasma da sola, a seconda degli sviluppi e delle influenze?
Conclusioni
Per concludere, la riunione Zoom in due sessioni ha rappresentato un importante volano per ulteriori incontri riguardanti altre aree linguistiche con personalità e membri appartenenti ad altre aree geografiche. L’obiettivo di questi Forum è collegare culture e civiltà diverse in un unico grande crogiuolo in grado di rispecchiare una società multietnica in grado di operare una fusione tra culture e identità specifiche di migrati, destinate ad armonizzarsi con quelle degli autoctoni. A margine di questo discorso globale, l’obiettivo è quello di perseguire ideali di pace, armonia religiosa, salvaguardia dell’ambiente ed attenzione allo sperpero delle risorse.
Franca Colozzo*, com.unica 11 marzo 2025
*Dr. Arch. Franca Colozzo – Membro UIA- UNION OF THE INTERNATIONAL ARCHITECTS | Scrittrice| Poetessa | Freelance | Autrice di 21 libri in multilingue | Ambasciatrice di pace presso GPLT –GLOBAL PEACE LET’S TALK (UK) | CEO di RRM3 – RINASCIMENTO RENAISSANCE – Millennium III, fondata e presieduta dal prof George Onsy (Cairo, Egitto).