Secondo fonti governative citate dal Times, l’Unione europea e il Regno Unito avrebbero raggiunto un accordo sulla regolamentazione post Brexit dei servizi finanziari. Il negoziatore Ue Michael Barnier ha però smentito le indiscrezioni (Financial Times). Intanto, Bruxelles sta pensando a un compromesso sulla frontiera irlandese (Reuters). La Commissione europea definisce infondate le voci sulla tempistica dell’accordo tornando a sottolineare che la discussione sulla Brexit resta in corso e procede secondo una precisa sequenza logica.

Del futuro dei rapporti tra Unione europe e Gran Bretagna si dovrebbe negoziare infatti soltanto una volta giunti al divorzio di Londra da Bruxelles. Il portavoce di Theresa May aveva già bollato le voci come “speculazione”, precisando che i colloqui sono ancora in corso. Parlando di “progressi”, la stessa prima fonte riferiva che l’intesa si sarebbe basata sull’attuale sistema di reciprocità con la Ue (la cosiddetta ‘equivalenza’), avvertendo però che un accordo definitivo sui servizi finanziari è condizionato al raggiungimento di un’intesa sull’intero pacchetto Brexit entro la fine del mese.

La sterlina ha aumentato il suo valore dell’1,9%. Si tratta del miglior risultato negli ultimi 18 mesi. A spingere la valuta britannica anche l’annuncio da parte della Bank of England di un possibile innalzamento dei tassi di interesse alla fine del prossimo anno. Al momento i tassi rimangono invariati (Bloomberg).

(com.unica, 2 novembre 2018)

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