Quasi un migrante su quattro in Africa è un bambino, più del doppio della media globale, e il 59% dei 6,8 milioni di rifugiati nei paesi africani sono bambini. Almeno 13,5 milioni di bambini sradicati in Africa – con 6,5 milioni di migranti internazionali (compresi 4 milioni di rifugiati) e 7 milioni di sfollati interni – necessitano di azioni nazionali rafforzate e di una cooperazione regionale e internazionale tra Stati per difendere i loro diritti, preservarli e aiutarli a realizzare il loro potenziale. 
In occasione del vertice dell’Unione africana (UA) di Addis Abeba, l’UNICEF esorta i leader dell’UA a lavorare insieme per affrontare i fattori negativi della migrazione irregolare e rispondere alle esigenze dei bambini sradicati in tutto il continente. 
“La maggior parte dei migranti africani si sposta all’interno dell’Africa, e mentre gran parte di questo movimento di persone è normale e regolare, le cause negative di fondo rimangono i principali fattori dell’immigrazione irregolare in tutto il continente”, ha detto Henrietta Fore, Direttore generale dell’UNICEF. “Ogni giorno, i bambini e le famiglie vittime di violenza, povertà o delle devastazioni del cambiamento climatico prendono la dolorosa decisione di lasciare le loro case in cerca di sicurezza e di un futuro più promettente. Affrontare queste cause alla radice contribuirà a ridurre la necessità di lasciare le famiglie e i bambini”.
Oltre ad affrontare i fattori negativi della migrazione irregolare, l’UNICEF chiede ai governi africani di attuare politiche e programmi per proteggere, incoraggiare ed investire sui bambini rifugiati, migranti e sfollati. 
“In occasione del vertice, i leader dell’UA hanno l’enorme opportunità di mostrare al resto del mondo un modo migliore per rafforzare la protezione e il sostegno ai bambini sradicati”, ha detto Fore. “Alcuni paesi della regione hanno già fatto grandi passi avanti nell’attuazione delle linee guida nazionali per la protezione, investendo in alternative alla detenzione dei bambini, o approvando leggi per porre fine all’apolidia dei bambini sradicati e sostenere i servizi di accesso per i bambini sradicati. Ora, abbiamo bisogno di vedere aumentati questi sforzi in tutto il continente attraverso investimenti e azioni concrete”. 
In alcuni casi, i governi stanno già intraprendendo azioni concrete e ci sono molte iniziative promettenti a livello regionale, nazionale e locale in tutto il continente in partenariato con la società civile, il settore privato, i partner multilaterali e gli stessi giovani. Alcuni di questi esempi positivi includono le linee guida dello Zambia per l’assistenza alla protezione dei migranti vulnerabili impediscono che i bambini non accompagnati siano collocati in centri di detenzione; il Ruanda ha inserito nel proprio codice nazionale le protezioni contro l’apolidia per i bambini; l’Etiopia ha aggiornato la legislazione per garantire che i bambini rifugiati abbiano accesso a servizi essenziali come l’istruzione.
L’UNICEF sta inoltre esortando i governi dell’UA a lavorare insieme per raccogliere e condividere dati migliori, tempestivi e accessibili, disaggregati per età e sesso, che miglioreranno la comprensione di come la migrazione e lo sfollamento forzato colpiscono i bambini e le loro famiglie. In occasione del vertice, l’UA lancia il suo anno dei rifugiati, dei rimpatriati e degli sfollati interni – uno sforzo regionale per sostenere coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case a causa di conflitti e violenze, persecuzioni, cambiamenti climatici, povertà, mancanza di opportunità di istruzione e coloro che cercano il ricongiungimento familiare. 
Come parte dell’African Agenda for Action for Children and Young People Uprooted, l’UNICEF invita i governi a proteggere i bambini che migrano a causa della violenza, degli abusi, dello sfruttamento e della tratta; rafforzare le risposte di protezione transnazionale; porre fine alla detenzione dei bambini per motivi di immigrazione; tenere unite le famiglie e dare ai bambini uno status legale; garantire l’istruzione di ogni bambino migrante e sfollato e dare loro accesso alla salute e ad altri servizi di qualità senza discriminazioni basate sul loro status legale; affrontare le cause di fondo che sradicano i bambini dalle loro case; promuovere misure per combattere la xenofobia e l’emarginazione. 

com.unica, 12 febbraio 2019

Condividi con