“Binari evacuati. Viaggiatori bloccati. Centinaia di poliziotti alle pensiline. Lacrimogeni e manganellate come alla frontiera macedone”. Questo è il caos alla stazione di Budapest, ‘assediata’ da centinaia di migranti che premono per oltrepassare il confine ed andare in Germania dopo l’apertura della cancelliera Angela Merkel verso i profughi siriani.

Inflessibile la reazione ungherese che ha fatto partire un blitz, impedendo ai migranti di salire sul treno e lanciando, attraverso la sua classe politica, pesanti attacchi a Berlino. Antal Rogan, uno degli uomini più in vista del premier Orban, ha dichiarato: “Cittadini, volete forse che i vostri figli crescano in un Califfato unico europeo? Io no, spieghiamolo alla cancelliera Merkel”.

(com.unica, 2 settembre 2015)

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