Trump nei guai dopo lo scoop del New York Times sulle tasse e i debiti del presidente
Il New York Times ha rivelato nell’edizione odierna che Donald Trump avrebbe pagato solamente 750 dollari di tasse federali nel 2016, anno in cui divenne presidente, e altri 750 dollari l’anno successivo. Un vero e proprio scoop quello del quotidiano newyorkese, che ha ottenuto informazioni sulle dichiarazioni fiscali fatte negli ultimi 20 anni dal presidente americano. Un articolo che irrompe come un ciclone nella campagna presidenziale e che rovina la festa al presidente il giorno dopo la controversa nomina della giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema, proprio alla vigilia del primo duello tv con Joe Biden, in programma stasera.
Il presidente americano avrebbe pagato ‘zero dollari’ in dieci degli ultimi 15 anni, soprattutto – si spiega – grazie all’escamotage di riportare molte più perdite rispetto alle somme guadagnate. Le finanze del presidente – racconta sempre il Nyt – sarebbero poi sotto stress, con centinaia di milioni di debiti legati in gran parte alla gestione delle proprietà della Trump Organization, l’impero di famiglia. In particolare Trump sarebbe personalmente responsabile di prestiti e altri debiti per 421 milioni di dollari la cui gran parte sarebbero da rimborsare entro quattro anni. C’è di più: a complicare la situazione, spiega il Nyt, ci sarebbe anche un’annosa controversia con l’Irs, il fisco americano, per un rimborso fiscale di 72,9 milioni di dollari entrati che si sospetta Trump abbia richiesto e ottenuto dichiarando enormi perdite. Una controversia che se dovesse vedere Trump perdente potrebbe costare al presidente oltre 100 milioni di dollari. Tutti i dettagli dell’inchiesta giornalistica verranno pubblicati in una serie di puntate nei prossimi giorni, un report che smentisce quindi l’impero degli affari di cui si vanta il presidente americano.
Il direttore esecutivo del Nyt, Dean Baquet, ha spiegato così la decisione di pubblicare le carte: “Crediamo che i cittadini debbano sapere il più possibile dei loro leader e rappresentanti, le loro priorità, le loro esperienze e anche le loro finanze”. Trump, si ricorda, finora si è sempre rifiutato di rendere pubbliche le proprie dichiarazioni fiscali, nonostante le richieste anche da parte del Congresso e della magistratura. “Ogni presidente dalla metà degli anni ’70 ha pubblicato le proprie informazioni fiscali – ricorda Baquet – e Trump, uno dei presidenti più ricchi della nostra storia, ha rotto con questa tradizione”.
Per i legali della Trump Organization lo scoop del Nyt è “inaccurato”: negli ultimi decenni – si spiega – il presidente ha pagato decine di milioni di dollari in tasse personali al governo federale, compresi milioni di dollari da quando ha annunciato la sua candidatura nel 2015. La risposta di Donald Trump è arrivato nel giro di poche ore e in conferenza stampa ha definito lo scoop del New York Times una “fake news”. “Il fisco ce l’ha con me: da tempo mi trattano molto male”.
com.unica, 28 settembre 2020