L’Italia in prima linea con Germania e Irlanda. Il sistema dovrebbe consentire gli spostamenti più semplici e sicuri

L’Italia, insieme a Germania e Irlanda sarà tra i primi Paesi a potersi connettere, dal 17 ottobre, al sistema Ue che consente il dialogo tra le app nazionali per il tracciamento dei contagi Covid, assicurando il loro funzionamento oltre confine e venendo incontro a una necessità particolarmente sentita in un ora periodo in cui gli spostamenti sono tornati quasi alla normalità. Lo hanno comunicato ieri all’Ansa alcuni funzionari di alto livello della Commissione europea.

Per garantire lo scambio sicuro di informazioni tra i back-end delle applicazioni nazionali di tracciamento dei contatti (e agli allerta basate su un’architettura decentrata), la Commissione ha pensato all’istituzione di un servizio gateway di interoperabilità funzionale questo scopo e nello scorso mese di giugno era stata emanata una serie di specifiche tecniche, mentre la Commissione è passata a una prima fase esecutiva per fornire una base giuridica per l’istituzione del servizio.

Il gateway, che ora c’è, ed è stato sviluppato e realizzato da T-Systems con Sap, sarà gestito dal data center della Commissione in Lussemburgo e sarà operativo a partire da metà ottobre, al termine della fase di test. Vi stanno già partecipando Italia (con Immuni), Danimarca, Germania, Irlanda, Repubblica ceca e Lettonia. Nel tempo si aggiungeranno gli altri Paesi, che entreranno in testing entro la fine di novembre e poi saranno operativi entro la fine dell’anno.

Il gateway servirà a garantire la trasmissione delle informazioni tra i server di back-end delle altre applicazioni in modo da consentire alle app di funzionare anche oltre frontiera, ed in modo da permettere agli utenti di installare un’unica applicazione (quella che già utilizzano) e poter segnalare (o ricevere l’allerta del caso) in relazione a un contatto positivo. La Commissione infatti ha specificato che gli utenti non dovranno procedere con il download di una nuova app e nemmeno dovranno riscaricare Immuni, se già la utilizzano, ma semplicemente potranno eseguire un update dell’app utilizzata, così come si è abituati a fare con le altre app. 

La media dei download delle app di tracciamento è ancora molto bassa, di appena il 10%. La Commissione europea invita ad aumentarli, garantendo la protezione dei dati personali e ricordando che anche un solo download in più può avere un grande impatto in termini di tracciabilità dei contagi e risposta al virus.

com.unica, 1 ottobre 2020

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