Con una simbolica cerimonia patriottica, ieri mattina, domenica 6 dicembre, è stato ufficialmente inaugurato il Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe a Nettuno (Roma). All’iniziativa proposta dal Comitato “10 Febbraio” hanno aderito l’Assessore Claudio Dell’Uomo, il Consigliere comunale Genesio D’Angeli, il Paracadutista Bruno Sacchi Comandante del Reparto di Nettunia dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia e gli ex-Consiglieri comunali Roberto Gigli e Rodolfo Turano.

“È con particolare emozione – ha dichiarato Pietro Cappellari, cittadino onorario del Libero Comune di Capodistria in Esilio e fiduciario locale del Comitato “10 Febbraio” – che riconsacriamo questo giardino al culto della Patria. Dal 1946 si era persa questa memoria storica. Oggi, con questo atto, compiamo un gesto dall’alto valore spirituale che unisce simbolicamente i 600.000 Caduti per il raggiungimento dei sacri confini d’Italia con i Martiri delle foibe. È solo il primo passo. Questo parco, che prossimamente sarà oggetto di un profondo recupero, sarà negli anni a venire il cuore pulsante della nostra Nettuno, meta dei pellegrinaggi delle scolaresche nelle date sacre alla Patria. Abbiamo mantenuto e potenzieremo la proiezione di parco giochi, perché il sorriso dei bambini possa allietare questo ricordo d’amore verso i Caduti della nostra Nazione”.

“Un luogo di amore patriottico che sia da esempio per tutti i Comuni d’Italia. C’è bisogno di una pacificazione nazionale. In tutte le città dove ancor compaiono vie dedicate a Stalin, Tito e Togliatti, si inaugurino vie ai Martiri delle foibe, a Norma Cossetto, agli Eroi dell’ARMIR”, conclude. “Il caso di Reggio Emilia, dove è stata respinta l’intitolazione di una via alla Medaglia d’Oro Cossetto stuprata ed infoibata dai “partizan” titini, deve far riflettere tutti. Siamo in Italia e Reggio Emilia è e rimarrà la patria di nascita della nostra sacra bandiera tricolore”.

com.unica/Aise, 8 dicembre 2020

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