La presentazione martedì 11 gennaio al Palazzo Ducale di Genova in un evento organizzato da Frame-Festival della Comunicazione

È l’unico evento in Italia con Sergio Luzzatto, a pochi giorni dall’uscita del suo più recente e chiacchieratissimo libro, quello organizzato a Genova da Frame-Festival della Comunicazione. L’appuntamento è per martedì 11 gennaio a partire dalle ore 18:00 presso la magnifica Sala del Minor consiglio del Palazzo Ducale (Piazza Matteotti 9, Genova), e a dialogare con l’autore sarà la professoressa di storia contemporanea dell’Università di Firenze Monica Galfré, con l’introduzione del direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer.

Punto di partenza dell’evento sarà il nuovo volume di Luzzatto “Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa“, edito da Einaudi, che è già un’opera miliare della storia recente: la parabola umana dell’operaio bellunese che ha osato sfidare – rimanendone ucciso – le Brigate Rosse in un’Italia confusa e spaventata, incerta sul proprio futuro.

All’alba del 24 gennaio 1979, sulle alture della Genova popolare, due colpi di pistola sparati a bruciapelo uccidevano il 44enne operaio comunista Guido Rossa. Lo uccidevano al buio, nell’ora in cui gli operai vanno a lavorare. Così quell’alba era anche un tramonto: annunciava la sconfitta politica delle Brigate Rosse, e segnava la fine della loro illusione di conquistare il favore delle classi lavoratrici. Ma la vita del “compagno Rossa” non si esaurisce nella sua morte, né si limita a riflettere la morte di un’utopia operaista respinta dal movimento operaio. Grazie allo scavo archivistico di Sergio Luzzatto – e al suo talento narrativo – la storia di un “fresatore meraviglioso” diventa il ritratto, sorprendente ed esemplare, di un italiano nel dopoguerra.

Insieme a Monica Galfré, Sergio Luzzatto restituirà nobiltà e debolezze, cadute e riscatti, ardimenti e sofferenze fino a oggi sconosciuti di un uomo intenso, complicato, sanguigno, un bellunese “razza Piave”, cresciuto a Torino da figlio di immigrati e trapiantato nella Genova del “miracolo economico”, che non può restare impresso nella memoria come un “santino laico”. “Compagno Rossa”, nietzschiano contaminato dal Superomismo, Guido Rossa fu campione d’arrampicata dalle Alpi all’Himalaya, paracadutista della Folgore e raffinato fotografo che amava scovare immagini di acquedotti romani insieme alla figlia Sabina nelle riviere liguri. Guido Rossa scese “giù in mezzo agli uomini” per cercare la strada della liberazione, giovane sindacalista in piazza con la bandiera rossa della Cgil e il pugno chiuso, capace di rischiare la vita per tenere ferme le sue idee, e lasciare un segno forte e indelebile con la sua militanza dentro e fuori dalle fabbriche.

L’incontro, che non a caso si tiene nella città dove Guido Rossa è stato sindacalista, esplorerà quel ritratto vivido e crudo che sta dietro quella “immaginetta” con cui solitamente sono consegnati alla memoria storica le vittime del terrorismo, facendo i conti con una personalità originale, irrequieta, scomoda, un uomo dal carattere poco tollerante, “provocatorio e attaccabrighe”, come lo definisce il compagno operaio Renato Penzo. Ed è in questa verità di uomo che emerge la sua forza come eroe autentico, come inedito baluardo democratico da riscoprire. Dapprima meccanico in un’officina a conduzione familiare, poi fresatore Fiat nei capannoni nuovi fiammanti di Mirafiori Sud, infine attrezzista Italsider nella città capitale delle partecipazioni statali, Guido Rossa incarna un po’ tutta la storia del trentennio durante il quale le cosiddette tute blu poterono sembrare il soggetto sociale portante di una Repubblica costituzionalmente fondata sul lavoro. Ma cercare l’uomo dietro l’icona ha comportato altro ancora: nell’oralità del dialetto piemontese da lui parlato con gli amici, nelle lettere scritte ai compagni di cordata, nelle poesie e nelle canzoni scrupolosamente ricopiate, nelle fotografie scattate in montagna come al mare, si scopre un Rossa totalmente inedito. Un carattere dissacrante e uno spirito artistico, oltre all’alpinista temerario e al sindacalista eroico.

L’incontro di Frame-Festival della Comunicazione farà da apripista anche a un’intensa mostra dedicata a Guido Rossa e curata dalla figlia Sabina, che si terrà proprio all’interno del Palazzo Ducale di Genova da venerdì 14 gennaio a domenica 20 febbraio e che ripercorrerà in un itinerario visivo la sua figura, dall’arrivo in fabbrica a 15 anni alla passione per il paracadutismo e al viaggio in Nepal nel 1963.

L’evento è gratuito, con ingresso libero fino a esaurimento posti. In linea con le disposizioni vigenti, l’accesso è consentito solo con Green Pass Rafforzato (Super Green Pass) e mascherina di tipo FFP2. Tutte le informazioni, e gli eventuali aggiornamenti sulle regole di accesso, sono disponibili al link http://www.framecultura.it/incontro-con-sergio-luzzatto-monica-galfre/.

com.unica, 10 gennaio 2021

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