“Peccati di gola” di Pino Pelloni presentato a Santa Marinella
Un Ferragosto speciale a Villa Pacelli tra eros e buona tavola, canzoni, aneddoti e ricette d’autore
È stato l’occhio indiscreto del fotografo delle dive Max Sebastiani ad immortalare con i suoi scatti la serata ferragostana dedicata al varo della nuova edizione di Peccati di gola di Pino Pelloni edito da EthosLab Publishing. Pubblico da grandi occasioni a festeggiare l’uscita del libro alla presenza dell’autore, ospite dell’attrice Marcella Candeloro, presso il Villino Pacelli nella balneare Santa Marinella. L’opera di Pelloni – nei prossimi giorni disponibile su Amazon e sulle principali piattaforme online – si inquadra all’interno di una corrente letteraria molto in voga negli ultimi anni in cui il cibo diventa un potente strumento narrativo per la sua innata capacità di evocare sensazioni e suscitare emozioni particolarmente coinvolgenti per il lettore.
Una serata quindi all’insegna della curiosità tra piatti saporiti e boccali di gran vino, aneddoti salaci, filosofia del gusto, canzoni e poesie. Con la complicità di Marcella Candeloro e Livio Spinelli hanno fatto da testimonial alle ben condite pagine di Pelloni la giornalista Ilaria Pisciottani, lo storico Felice Vinci, autore di Omero nel Baltico e la versatile Mariella Sapienza, attrice senza pari.
Hanno intrattenuto gli ospiti Mariella Sapienza, che ha recitato l’inno all’ostrica tratto dal libro pelloniano, l’attore e doppiatore Angelo Maggi, che ebbe a rivestire il ruolo di Pio XII nel film Rai “Paolo VI nella tempesta” e la bella voce napoletana di Enzo Carro.
Tra gli ospiti, divertiti e ben satolli, abbiamo notato l’ingegnere Luciano Marchetti con la moglie funzionario del Ministero dei Beni Culturali, la regista Donatella Baglivo autrice del docufilm “Il bombardamento di San Lorenzo”, le sorelle Donatella e Paola Manasse e la professoressa Ileana Giacomelli, delegata alla Pubblica Istruzione del Comune di Santa Marinella.
La serata si è conclusa con un benaugurante lechijim con calici arrossati da un ottimo vino d’annata particolarmente caro a D’Annunzio (a cui il Vate ha dedicato una celebre ode, riportata integralmente nel libro di Pelloni), il Nepente Galu dell’Azienda Agricola Salis di Oliena. E con la citazione di Mario Soldati “il vino specialmente in Italia è la poesia della terra”.
Ilaria Pisciottani/com.unica/ 16 agosto 2023