A Firenze “Lunario”, personale di Eugenia Serafini a cura del prof. Carlo Franza
L’esposizione dell’artista dal 27 maggio al 21 novembre 2024, Salone del Glicine al Plus Florence
Entro uno scenario visivo ed emozionale in cui riferimenti a diversi aspetti della realtà umana e sociale, ambientale e legata all’onirico, acquistano nuovo spessore accompagnando ad un autentico ascolto di sé e di quanto intorno a partire dal recupero di quell’originario legame tra l’uomo e la natura, conduce l’arte di Eugenia Serafini (nella foto in alto), artista multimediale di fama internazionale, poetessa di successo con numerose mostre in Italia e all’estero e prestigiosi riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua luminosa e rinomata carriera. Oltre ad essere una pittrice di grande spessore comunicativo, è installazionista, performer, giornalista, nonché direttore responsabile della rivista semestrale “FOLIVM”, organo dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus-ets.
Partendo dalla natura e dai suoi diversi scenari, ma anche dal contesto umano e sociale, Eugenia Serafini con grande sensibilità poetica e creatività, racconta dell’uomo e del suo esistere tra passato e presente, dove si rincorrono desideri e speranze, malinconie e attese guardando ad un futuro in cui recuperare quell’armonia tra finito e infinito da sempre appartenente all’universo. L’arte di Eugenia Serafini ha dato libera voce a quel codice invisibile legato alle emozioni, ma presente nell’ascolto e incontro con i luoghi più vicini e distanti della realtà naturale dalla terra al cielo tra spazi verdi e alberi, unitamente al cosmo, con riferimento all’uomo destinato probabilmente a ritrovare quel rapporto originario e autentico con la natura. L’interesse di Eugenia Serafini per gli scenari infiniti e in divenire della Natura e dell’Universo tra visibile e invisibile, l’ha portata a restituire l’armonia di colori e forme legate alle stagioni ciascuna con la propria specificità in cui respirare un senso di rinascita e spensieratezza (primavera) gioia e libertà (estate), malinconia e tristezza (autunno), saggezza e tranquillità (inverno).
In riferimento alle stagioni Eugenia Serafini ha realizzato diverse mostre curate dal Prof. Carlo Franza presso il Plus Florence a Firenze che hanno avuto un eccellente riscontro di critica e pubblico. Sempre nella stessa sede del Plus Florence (in Via Santa Caterina d’Alessandria 15) il 27 gennaio 2024 negli spazi del salone del Glicine il Prof, Carlo Franza illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, critico d’arte e giornalista, presenta “Lunario”, personale di Eugenia Serafini di cui è curatore. L’esposizione visibile fino al 21 novembre 2024, attraverso 20 opere realizzate su cartoncino dedicate alla Luna e ai corpi celesti presenti nel Cosmo, dona nuovo respiro al motivo del sogno, della magia e del mistero con cui confrontarsi in questo viaggio tra storia e letteratura, tradizione e scienza.
Così scrive Carlo Franza “Eugenia Serafini da sempre tocca ed elabora temi legati al mondo, alla natura e alla vita nelle sue intersecazioni e dopo aver descritto a colori altre stagioni dell’anno nelle splendide mostre precedenti al Palazzo Plus Florence: ‘Primavera vien danzando’ 2020/2021, ‘Estiva’ 2021/2022, ‘Autunnale’ 2022/2023, ‘Invernale’ 2023/2024, questo capitolo nuovo sul tema della ‘Luna’, lascia scoprire l’incantesimo, la magia, il sogno e mille altro.”
Se un primo gruppo di opere è ispirato a tematiche inerenti al rapporto tra la Luna e il misterioso apparire dei cetacei negli oceani, con chiaro riferimento al breve romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway e a “Moby Dick”, la gigantesca e mitica balena bianca del romanzo di Herman Melville; un secondo gruppo di lavori si richiama alla percezione del Cosmo con i suoi corpi celesti, nel quale la Luna è solo uno dei componenti che affascinano e fanno sognare da millenni l’umanità.
Lo sguardo del visitatore/spettatore, attratto da forme e colori in un’alternanza di giochi cromatici vividi, si lascia avvolgere dai cieli stellati dove i blu e i gialli sembrano veramente materializzare quel “pigolio di stelle” di pascoliana memoria, dove lune piene, lune calanti e crescenti si alternano entro un gioco con forme geometriche che richiamano addirittura l’ultima spettacolare eclissi di Sole, pianeti e ammassi stellari di galassie ignote. Da sfondi neri emergono altre sofisticate forme, con leggere pennellate che sfumano tra il bianco e un verdolino leggero, a suggerire la luce di una superficie lunare in fase di tramonto, con risultati estremamente raffinati e inaspettati. Una prova creativa quella di Eugenia Serafini, nella quale l’artista ha voluto ampliare la sua ricerca, tra ricordi letterari di forte impatto emotivo. Significati esistenziali profondi, conoscenze astro-fisiche e scientifiche alle quali da sempre si dedica appassionatamente e una vena poetica sottile, sensibile e raffinata.
Suggerisce il prof. Carlo Franza: “Per arrivare a leggere il ‘Lunario’ di Eugenia Serafini, propongo un excursus di come la luna abbia interessato artisti dal 1600 ad oggi; ecco Adam Elsheimer con ‘Fuga in Egitto’ (1609 con la luna è grande protagonista dell’opera che illumina il laghetto nel quale si specchia; poi Guercino con ‘Endimione’ (1647 olio su tela, Roma, Galleria Doria Pamphilj), secondo la mitologia greca, Endimione era un giovane e bellissimo pastore del quale s’innamorò perdutamente Selene, la dea della luna; ancora Maria Clara Eimmart, ‘Fasi lunari’ (fine del XVII secolo, pastello su cartone azzurro, Bologna, Università di Bologna, Museo della Specola) è stata una delle prime astronome donne della storia; Donato Creti, ‘Osservazioni astronomiche’. Mi preme accennare a Caspar David Friedrich, ‘Due uomini che contemplano la luna’ (1819-1820; olio su tela, Dresda, Galerie Neue Meister) uno dei paesaggi romantici più rappresentativi dell’arte di Caspar David Friedrich, dove il satellite è spesso grande protagonista.
Giulio Turcato, (‘Superficie lunare’, 1968, olio e tecnica mista su gommapiuma, collezione privata), tra gli artisti italiani degli anni Sessanta, uno dei più sensibili al tema dei viaggi lunari alla luna dedicò un intero filone della sua produzione, quello delle Superfici lunari, mentre Andy Warhol, (Moonwalk, anni Ottanta, serigrafia, varie collocazioni) da importante testimone del suo tempo non poteva non rendere omaggio a Neil Armstrong che mise per la prima volta piede sulla luna. Ecco i versi memorabili di Giacomo Leopardi: «Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai,/silenziosa luna?/Sorgi la sera, e vai,/contemplando i deserti; indi ti posi./Ancor non sei tu paga?/di riandare i sempiterni calli?/Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga/di mirar queste valli?/…”. Pensate in quante lingue i poeti hanno cantato la luna, non solo, e in quante epoche della storia e delle civiltà. Una luna esistenziale quella leopardiana, e tali mi paiono quelle proposte in questa mostra da Eugenia Serafini, anche lei poetessa e pittrice che muove voli e percorsi della luna; luna stupore dei poeti in quanto vive silenziosa, vergine, intatta, eterna, peregrina, solinga, candida, giovinetta immortale, capace di farsi viaggio per ogni vivente, graziosa e diletta, ma anche triste e nostalgica. Le lune della Serafini sono orma, barlume, nicchia, luna dei poeti”.
Il percorso multimediale di Eugenia Serafini
Utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale, Eugenia Serafini nel suo percorso ha guardato costantemente ad una contaminazione tra le arti. In questo senso le sue installazioni ambientali e performance mirano a creare una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi in una sorta di arte totale dove gesto, copro, parola, atto creativo regalano una nuova sinergia di emozioni mettendo in relazione più sensi. In questa prospettiva vanno menzionate le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzata su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta. “L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale” – queste le parole di Mirella Chiesa che prosegue “Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.
Numerose sono le mostre in Italia e all’estero da lei realizzate e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Ha partecipato a numerosi Convegni dell’Università della Calabria, invitata in qualità di docente/artista e poeta performer, dal1995 al 2013. Numerose le sue pubblicazioni tra racconti, fiabe, saggi tra cui citiamo “Les oiseaux”, fiaba in versi, Prefazione del Prof. Mario Verdone, (Roma 1997) e “I racconti del Laurentino 38”, prefazione del Prof. Dante Maffia, postfazione Prof. Cesare Pitto, Presidente Centro RAI Unical(Roma 1998) tradotti, commentati e pubblicati in lingua Araba dal poeta Ahmed Sawaier sul Quotidiano Giordano “Gli Arabi Oggi”, 1998.
Eugenia Serafini è nata a Tolfa (RM), vive e lavora a Roma, Tolfa e la Toscana. Si è laureata in Lettere Classiche con una tesi sull’Ibis di Ovidio all’Università „La Sapienza” di Roma, ove è stata allieva del grande studioso Natalino Sapegno. Ha poi frequentato la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma. Docente per Chiara Fama di Disegno all’Università della Calabria dal 1999 al 2013 nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, Docente di Storia dell’Arte all’AABB di Carrara e all’Accademia della Illustrazione e della Comunicazione visiva di Roma, diretta da Giancarlo Montelli, artista e scrittrice, performer internazionale, giornalista, storica dell’arte, collabora con Noul Literator e altre riviste. È come accennato all’inizio, direttore della rivista FOLIVM, organo dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus-ets, giunta quest’anno alla XXX edizione, della sezione Libri d’artista, Haigai ed Ex-Libris e Docente di Teoria e Tecnica della Performance dell’Accademia in Europa di Studi Superiori Artecom-onlus-ets. Ha collaborato con Lawrence Ferlighetti, rimanendone poi per sempre amica, in occasione della mostra del famoso artista e poeta, che si svolse nel 1996 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e ancora con Mario Verdone, col quale ha condiviso collaborazioni, stima e amicizia.
È tra i promotori del prestigioso “Premio Artecom-onlus per la Cultura”. Vastissima la sua produzione poetica, narrativa, teatrale e performativa, tradotta e pubblicata in arabo, inglese, francese, norvegese e rumeno: Piccola utopia; Frammenti per un ideale, Frosinone, 1995, tradotta e pubblicata in rumeno (Oglinda sufletului, Craiova, 2001); Les oiseaux, Roma, 1998; L’uccellino d’argento, Roma 2000; Canti di CantaStorie, Roma, 2008; Canto dell`effimero ebook, Roma, 2013 e la più recente edizione cartacea Artecom-onlus Roma, 2022 premiata con la Menzione Speciale al XXXV Premio Camaiore-Francesco Belluomini 2023. E ancora La valigia delle parole, Quaderni UNI-CAL, Rossano 2013; Pescatori di sOgni, bilingue italiano/rumeno, Roma, 2013; POE-TOLFA: Incontro di poeti Norvegesi e Italiani, bilingue italiano/norvegese, Tolfa, 2015; Il Preside che camminava sui rami di pino e I Racconti della luna, Roma, 2019. Storia per un cuore bambino pubblicazione bilingue italo –portoghese (Artecom-Onlus-ets) 2023. I suoi racconti e le sue poesie sono pubblicati inoltre in numerose antologie, giornali e riviste italiani e stranieri. Di lei hanno scritto estesamente critici e scrittori italiani e non: Fabia Baldi, Mihail Banciu, Nicolò G. Brancato, Domenico Cara, Marcello Carlino, Luigi Celi, José d’Encarnação Lawrence Ferlinghetti, Luigi Fontanella, Silvana Lazzarino, Fausta Le Piane, Dante Maffia, Giuseppe Mosciatti, Anna Manna, Elio Pecora, Plinio Perilli, George Popescu, Biagio Propato, Luigi Reina, Mario Verdone, ecc.
Riconoscimenti e Premi: “Menzione Speciale” alla 35°edizione del Premio letterario Camaiore Francesco Bellomini 2023, “Premio all’Eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma” maggio 2023, Premio per la Grafica Libro d’Artista a giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022. Premio alla Carriera, Principe Boncompagni Ludovisi, 2021; Premio „Ambasciatrice dell’Arte” da parte delle Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles 2019; Centro Culturale Romeno Italiano di Roma, Membro d`Onore e Messaggero della Cultura Romena in Italia, 2018; Premio Le Rosse Pergamene, Roma, ”La Sapienza”, 2018; Premium International Florence Seven Stars, Poesia, Firenze 2018: Premium International Florence Seven Stars, Gran Prix Absolute, Firenze 2017; Premio per la Poesia del Circolo della Stampa di Milano, Milano 2015; invitata al 139° Congrés des Societés historiques et scientifiques Langages et communication, Nîmes 2014; Leone d’Argento per la Creatività, Biennale di Venezia, 2013; Red carpet alla 66.a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, co-interprete del film „POETI” de T. D`Angelo, Venezia 2009; terzo Premio a Premio Concorso Internazionale, Poesia in strada”, Colmunaro 2008; Premio Brianza inedito, Besana Brianza, 1992.
“Lunario”
Mostra personale di Eugenia Serafini
a cura del Prof. Carlo Franza
Plus Florence, Salone del Glicine
Via Santa Caterina d’Alessandria, 15 – 50136 Firenze
tel.+39 0556286347
apertura sabato 27 maggio 2024, ore 18.00
dal 27 maggio al 21 novembre 2024
Silvana Lazzarino, com.unica 20 aprile 2024