L’AQUILA – Dopo 20 anni ed oltre 2.000 personaggi recensiti, la rubrica settimanale di Dom Serafini sugli “Abruzzesi nel mondo” passa dalla prima pagina dell’edizione Abruzzo de “Il Messaggero”, alle pagine regionali del quotidiano abruzzese “il Centro”. Il passaggio all’altra testata è stato inaugurato con un’intervista al giornalista di Giulianova residente a New York City, nell’edizione del 19 aprile de “il Centro”, mentre la rubrica vera e propria ha preso avvio la domenica di Pasqua, con un ampio servizio di Serafini su come gli Abruzzesi d’America vivono la festività pasquale e con quali tradizioni.

Scopo della rubrica di Dom Serafini è far conoscere in Abruzzo i traguardi raggiunti e i successi ottenuti dagli emigrati ed espatriati abruzzesi ed il contributo che essi rendono alla terra d’origine. Con i suoi servizi Serafini non ha solo l’obiettivo di rendere dall’estero un’informazione puntale, formativa e culturale, ma la sua rubrica ha anche lo scopo pratico fornire esempi per i giovani che vogliano intraprendere una carriera all’estero, come pure d’essere utile, attraverso le vite che racconta, agli amministratori locali e regionali, perché incentivino politiche tese a valorizzare e mantenere in Abruzzo i giovani talenti, creando opportunità di lavoro e di ricerca nella regione.

Quella che una volta veniva chiamata emigrazione è oggi in buona parte rappresentata dagli “expats“, giovani laureati che vanno all’estero per alta formazione, dottorati e master, trovando poi là buone opportunità di occupazione o per lavorare: una vera “fuga di cervelli”, come viene definita con locuzione sommaria ma efficace, che però tanto danno arreca al Paese ancora incapace di dare un futuro alle sue migliori intelligenze. Il termine “emigrato” è infatti ora superato, molti giovani si considerano semplicemente “espatriati”. Gli “expats” sono laureati in discipline scientifiche, ingegneristiche, mediche, economiche ed informatiche, sono professionisti o artisti, mentre prima con il termine “emigrante” si connotava il lavoratore non qualificato o con una formazione solo basilare. 

Dal 2013 al 2024 l’Abruzzo ha registrato un calo significativo della popolazione. Nel 2013 la popolazione residente era di 1.334.939 abitanti, mentre nel 2024 è scesa a 1.269.571 abitanti, con una diminuzione di 64.368 persone in poco più di un decennio. Il fenomeno dello spopolamento è attribuito a diversi fattori, tra i quali il calo della natalità, l’invecchiamento della popolazione e l’emigrazione verso altre regioni o Paesi. Questo trend demografico pone un forte interrogativo alla classe dirigente abruzzese, politica ed amministrativa, è la sfida più importante per la regione, in tutte le sue articolazioni istituzionali ed economiche. È una chiara indicazione ad investire in misure di sviluppo durature che incentivino l’occupazione giovanile, specie di giovani con alta formazione, per consentire loro di lavorare in Abruzzo e formare nuove famiglie, grazie a politiche mirate e adeguati servizi di sostegno.

Dom Serafini, sulle pagine de “il Centro”, continuerà a raccontare storie di vita e di successo degli Abruzzesi nel mondo. Uomini e donne che in terra straniera hanno saputo guadagnarsi stima e considerazione nei Paesi d’accoglienza, conquistando posizioni di rilievo in quelle società grazie alla loro serietà, all’ingegno e alla creatività. Storie di personaggi abruzzesi che andranno ad aggiungersi alle oltre duemila raccontate finora. L’opera di Serafini è meritoria, ma è soprattutto utile al nostro Abruzzo.

Sarà bene, infatti, che le Istituzioni abruzzesi considerino l’altro Abruzzo, quello fuori i confini, come una importante risorsa. Giova ricordare a classi dirigenti sovente poco attente all’attualità della nostra emigrazione, talvolta giudicata secondo triti stereotipi piuttosto che nella realtà, come gli Abruzzesi all’estero hanno saputo conquistarsi rispetto e ammirazione, fino a rivestire ruoli significativi nelle università, nell’economia, nella ricerca, nell’imprenditoria, nell’arte, persino nei Parlamenti e nei Governi dei Paesi di accoglienza. Questa nuovo impegno giornalistico di Dom Serafini sulle pagine del quotidiano “il Centro” può offrire ai lettori un importante contributo di conoscenza dell’altro Abruzzo fuori confine e di un’informata coscienza del suo straordinario valore.

Goffredo Palmerini, com.unica 22 aprile 2025

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